Il Partito del Sud, partito federalista meridionalista, presente alle ultime elezioni politiche nazionali con il proprio simbolo, esprime tramite la propria sezione di Reggio Emilia estrema preoccupazione per l'evidenziarsi, tramite l'incisiva denuncia effettuata dai giornalisti del settimanale l'Espresso, dell'infiltrazione camorristica nelle province emiliane e in particolare in quella di Reggio Emilia.
Altrettanta preoccupazione nasce dall' evidente sottovalutazione delle conseguenze che potrebbe portare, e che in parte ha già portato nel tessuto sociale emiliano, il radicarsi di una pericolosa cultura omertosa di rassegnazione, causata dalla latitanza dello Stato e della politica locale.
Richiamiamo inoltre l'attenzione di tutti sulle radici storiche che hanno portato all'attuale stato di cose, dove lo Stato ha ormai perso completamente il controllo di intere regioni italiane.
Radici storiche che affondano nella mala unità d'Italia, unità che è stata conseguita con la distruzione di interi stati pre-unitari , con le razzie predatorie messe in atto nei territori conquistati dai piemontesi e le conseguenti resistenze popolari, culminate al Sud con il fenomeno di resistenza popolare, pur fra alcuni inevitabili eccessi, detta "brigantaggio", che portò a più di un milione di morti in dieci anni di resistenza e l'emigrazione di milioni di persone, fenomeno fino ad allora sconosciuto in meridione, per sfuggire alla miseria o alla morte.Bisogna chiedersi come il nascente Stato italiano pensò di controllare i nuovi territori e con l'aiuto di chi pensò di farlo.
Situazione che si è ripetuta anche durante e dopo la seconda guerra mondiale.
Bisognerebbe studiare in modo approfondito la storia nazionale senza remore o censure per affondare così nella vera e irrisolta radice del problema e cercare di risolverlo una volta per tutte.Solo prendendo atto di questo si potranno iniziare a combattere le varie mafie, iniziando a depurare le zone d'ombra, di contiguità e di interessi che inquinarono e inquinano persone inserite negli apparati statali, come sempre più spesso ci insegnano le cronache.In questo un grosso aiuto può sicuramente arrivare da una nuova struttura federalista dello Stato, sulla base delle idee di Cattaneo, un federalismo che non sia quindi solo fiscale.
Nel frattempo solo con l'educazione nelle scuole, la riscoperta di una cultura che combatta l'incessante consumismo fine a se stesso che mercifica anche le coscienze delle persone, che aiuti a estirpare la mala pianta della prevaricazione e della violenza e con la mobilitazione dei cittadini in chiave anti omertosa si può sperare di arginare il problema, nell'attesa che la politica doti lo Stato di leggi meno contorte ed inapplicabili , con processi che si svolgano in tempi brevi e che portino a sentenze con certezza della pena.
La politica locale si attivi per combattere anche nelle scuole la piovra malavitosa.
Nell'attesa di questo invitiamo i nostri sostenitori, i militanti e tutti i cittadini a denunciare qualsiasi ireegolarità ai competenti organi giudiziari e a vigilare senza timore alcuno contro tutte le prepotenze.
Non si può , non si deve, chinare la testa di fronte al sopruso.
PdSUD Emilia Romagna
Il Coordinatore Natale Cuccurese
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Il titolo del post è da "A Rarika"
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