In difesa della lingua e della libertà del popolo kurdo - a cura dell' Associazione Verso il Kurdistan
Il 16 ottobre, a Diyarbakir, continua il processo contro la lingua kurda: sul banco degli accusati i Sindaci di Diyarbakir e di Sur, insieme a tutti i 21 consiglieri comunali; il 17 ottobre, nella città di Van, processo contro il Presidente del DTP, dove il P.M. ha richiesto 270 anni di carcere per i fatti del Newroz. Non lasciamoli soli. Organizziamo la presenza di osservatori della società civile italiana ed europea.
In una Diyarbakir sempre più sconvolta dalla guerra ai confini col Nord Iraq, caratterizzata da un clima pesantissimo fatto di repressione e di arresti, le autorità turche hanno deciso di portare avanti quell'assurdo processo contro il Sindaco di Sur, Abdullah Demirbas, insieme all'intero consiglio municipale (oggi destituiti per decreto!) e contro il Sindaco di Diyarbakir, Osman Baydemir, rei, l'uno di aver utilizzato la lingua kurda nelle brochures di pubblicizzazione dei servizi offerti dalla municipalità, e l'altro di aver dato l'appoggio a tale iniziativa.
Nella giornata seguente, a Van, verrà celebrato il processo contro il Presidente del DTP di Van, Abdurrahmar Dogar, in carcere dal 23 marzo 2008, per il quale il Pubblico Ministero ha chiesto una pena complessiva di 270 anni di carcere per i fatti avvenuti al Newroz di quest'anno; insieme a lui, sempre per gli stessi motivi, saranno processati altri 47 imputati.
Per questo, la società civile e la rete di solidarietà con il popolo kurdo non possono mancare.
Lanciamo un appello affinché avvocati, giuristi, rappresentanti istituzionali, associazioni, ma anche semplici militanti siano presenti al processo con una delegazione di osservatori; sarà anche l'occasione per toccare con mano ed ascoltare dalla viva voce dei nostri interlocutori l'involuzione autoritaria e militaresca che si respira in Turchia.
In quest'occasione, incontreremo anche i rappresentanti di ong e organizzazioni della società civile kurda, come Tuad – Fed (associazione dei familiari dei detenuti politici), Madri della Pace (un sodalizio di donne che si batte per la pace), Ihd (associazione per i diritti umani), per monitorare i nostri progetti di adozione a distanza dei familiari dei detenuti politici.
La partenza della delegazione è prevista per il giorno 14 ottobre – da Milano e da Roma - con arrivo in serata a Diyarbakir; il 15.10 sarà una giornata riservata agli incontri; il 16.10 si parteciperà al processo a Diyarbakir; successivamente partenza per Van dove arriveremo in serata; il giorno successivo – 17 ottobre – partecipazione al processo contro il Presidente del Dtp; il giorno dopo si vola ad Istanbul; infine, il ritorno in Italia è previsto per il 19 ottobre.
Le spese per i biglietti aerei – Milano/Roma – Istanbul; Istanbul – Diyarbakir; Van – Istanbul; Istanbul – Milano/Roma ammonta a 630 euro.
A questo bisogna aggiungere le spese di vitto, alloggio, un interprete, lo spostamento in pulmino da Diyarbakir a Van, per un complessivo di circa 850 euro (la cifra potrà variare a seconda del numero dei partecipanti la delegazione).
Chi volesse partecipare è pregato di mettersi in contatto con:
Verso il Kurdistan
(Lucia) tel. 3335627137
(Antonio) tel. 335 7564743
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