domenica 23 novembre 2008

"APPARENTAMENTI" (lettera aperta di Mario Moccia)

Ricevo dall'amico Moccia e pubblico integralmente la "lettera aperta",solo con una piccolissima nota:personalmente sono Siciliano e,di conseguenza,non posso dirmi italiano.Oppure,sono "italiano" come i Corsi "sono francesi" o i Veneti "sono italiani" o i Baschi sono "spagnoli" ....?Orazio Vasta
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LETTERA APERTA AI DIRIGENTI DI MPA, PARTITO DEL SUD, COMITATI DUESICILIE, movimenti e movimentisti vari...
Caro Orazio, spettabile blog Rarika, cortesi amici compatrioti, come ovvio, ho letto tutta la discussione sugli apparentamenti e sulla questione "siciliano o duosiciliano..." ebbene, l'unica cosa chiarita é che si lotta tutti per le duesicilie; quello che non riesco a capire, di là del rispetto per il pensiero e le decisioni di tutti, é questo insistere di alcuni, di apparentarsi di movimenti politici meridionali, che intendono allearsi con la Lega Nord o Movimento federalista che dir si voglia ( tanto é diventata una moda cambiare sigla per far credere di aver cambiato pelle), lo ha capito persino che la Santanché che ha abbandonato un nobile simbolo come quello dell'MSI, per poter confluire nel Pdl di Berlusconi). E qui l'unico a dimostrare di aver ragione, non per il denaro, ma per le idee, é sempre il Berlusca!
Se poi quest'uomo ha fatto i soldi, nessun'invidia, se li meritava, così come voi vi meritate di continuare a restare legati al palo di qualche sigla che dopo tanti sforzi, non riesce ad andare oltre gli "APPARENTAMENTI".
Ma per andare dove?
Ma lo scopo non era quello di affrancarsi dalla politica colonizzatrice dell'Italia?
Almeno così avevo inteso nei vostri - vari "messaggi culturali" che mi hanno fatto avvicinare ai movimenti meridionalisti facendomi persino lanciare dei proclami di "rottura" tanto per farla breve...
Intanto io credo che alcuni paperacchi italici si staranno sbellicando dalle risate per questa "guerra tra poveri" nella quale alcuni, cercano un posto al sole! Conosciamo tutti chi sono i paperi della politica italiana ed anche i paperoni che fanno politica al riparo dei loro lauti stipendi pagati anche da noi, o soprattutto da noi, solo perché sono stati capaci di convincere un certo numero di schiavi nati, con la scusa della democrazia. Una democrazia che - peraltro - sono riusciti ad affossare. Noi quale motivazione portiamo?
Perché dovremmo affrancarci dall'Italia andando così a sopportare un nuovo tempo di sacrifici?
Bene o male, un certo numero di meridionali, un lavoro ce l'hanno, un misero stipendio pure ( ma questo é un dramma comune a tutti gli italiani), e se soffrono loro, possiamo benissimo soffrire anche noi. No, signori, Io vorrei abbandonare tutto per dedicarmi a cose più utili a me ed ai miei figli, tanti, ma poi ricordando da quale genia provengo, penso ad una frase di una canzone dei Pink Floyd un gruppo musicale molto bravo dei miei tempi ( anni 60/70): "D'ont give it without a fight" ( Non ti arrendere senza aver combattuto), e ci ripenso, e rieccomi qui, per l'ennesima volta a cercare di capire da voi tutti, perché non cominciamo a costruire un programma politico, facendo finta di essere già al governo con o senza l'Italia, scissione o macroregione... tutti gli altri proclami, lasciano il tempo che trovano!
La domanda di molti meridionali é: " perché dovrei dedicare il mio tempo ( ed i miei pochi soldi), a questi illusi che non sanno neppure che cosa fare per le due sicilie se riuscissero ad affrancarsi; ecco, perché?
Quando riusciremo a rispondere a questa semplice domanda, potremo continuare a lottare per un ritorno alle DueSicilie o ad una Sicilia indipendente!
Contrariamente, capisco tutti coloro che stanno seguendo la stessa politica dell'imbroglio e delle false promesse del sistema partitico all'italiana già ben collaudato e ben posizionato, tanto per guadagnarsi un posticino nell'establishment della politica italiana...
Corre l'obbligo, a questo punto, chiedermi: Ma a me interessa un posticino tra le classi dominanti della politica italiana o mi interessa ridare dignità ad un Popolo, il mio con un programma politico che devo far applicare al padrone italiano o che devo far attuare facendo rinascere una Nazione?
Già, ma ne l'una cosa, né l'altra sono capace di fare, o almeno non da solo, e quando dovessi presentare ai miei compatrioti qualche idea di fattibilità concreta, nascono subito i distinguo e le perplessità...
Perciò, chi cazzo me lo fa fare?
Insomma, sono proprio stanco, ed anche stufo.
Perciò, ragazzi, buona fortuna e... viva l'Italia!
Mario Moccia di Montemalo
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Ma sarò sempre amico di tutti voi?
Sì, certamente, perché prima di essere italiano, sono duosiciliano.
Anzi sono un beneventano di origine napoletana!
E quando i miei Avi combattevano per costruire le future Duesicilie, voi eravate di là da venire! Perciò, scherzetto! Non me ne vado, resto, e resto sulle mie posizioni oltranziste.
Ho già preparato la costituzione della nostra Nazione ed ora che mi sono sfogato, mi metterò a studiare un programma di ricostruzione.
O come vogliamo chiamarlo, un programma politico.
Che spero vorrete approvare e mettere in atto.
Un'ultima bacchettata al patriota che rispondendo nella "querelle" di cui a questa introduzione, ha detto di un partito o movimento del Sud: "...di dirigenti autonominatisi... ebbene, che cosa dovevano fare?
Magari mettersi a fare delle elezioni allo scopo possibile di nominare lui?
No amico mio, qui è più che giusto che chi si sbatte assurga fin da subito, ai posti di comando; gli altri al momento devono essere relegati là doveessi stessi si sono messi: "nel ruolo di esecutori" poi, dimostrando un qualche valore, si vedrà! ' così che funziona quando si costruisce da zero.
Prima le fondamenta solide, poi gli abbellimenti... Diversamente, non si procederà e non si arriverà mai a niente!
Mario Moccia marchese di Montemalo
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*conte di Sant'Angelo a Cupolo (BN),
marchese di Casabona,
Duca di Carfizzi e Ferrazzano,
Barone di 17 baronie duosiciliane,
antico feudatario dall'a. D. 1140 Famiglia specialmente attestata nel Regno delle Duesicilie, dal XIII secolo.
Al secolo dottore in lettere e filosofia, lingue e giurisprudenza.
Giornalista e scrittore, autonomista convinto, già abituato ad essere ricco. Motivo per cui la ricchezza non fa più specie, né gli fa paura la povertà, giacché questa è una condizione dell'essere, condizione che non gli appartiene.
E, che piaccia o meno, primo Presidente ad interim della Nazione Duosiciliana Socialista, democratica e Cristiana!.
Io tiro dritto per la mia strada, e voi?
Buona giornata a tutti, e che Dio vi aiuti!
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*****La bandiera tricolore "borbonizzata" è stata inserita dal blog

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