giovedì 20 novembre 2008

IL LAZIO VERSO LO STATUTO SPECIALE.PROTESTANO GI INDIPENDENTISTI LOMBARDI!

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Roma:festeggiamenti fascisti per la vittoria di Alemanno ***********************************************************
Ricevo e dal "Fronte Indipendentista Lombardia"....
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Lazio a statuto speciale. Noi alla finestra.
Max Ferrari
Sembra una barzelletta: in Lombardia, in Insubria, a due passi dalla Svizzera, dal Trentino e dalla Val D'Aosta , parlare di statuto speciale è quasi un tabù.Tutti lo vorrebbero, tutti sono affascinati dall'idea, ma poi, da buoni somarelli lavoratori, pragmatici e rinunciatari ci raccontiamo a vicenda che "è meglio lasciar perdere perchè tanto non ce lo daranno mai".
A Roma invece, dove le cose sono abituati a prendersele, sono partiti in quarta e, ieri il Governatore Marrazzo, in gran spolvero presso la scuola della Guardia di Finanza di Ostia, ha comunicato che "occorre un Lazio a statuto speciale che riequilibri i nuovi poteri che il Governo ha appena conferito a Roma Capitale con quelli minori delle altre province laziali".
Che dire?

Chapeau ai nostri "amici" romani...
Una riforma federale nata per dare autonomia al Nord, infatti, ha dapprima partorito una Roma Città-Stato che ha fatto piangere di gioia Alemanno e di dolore il bilancio statale (vedi la regalia di 500 milioni annui all'Urbe) e adesso è impugnata dai laziali fuori le Mura per chiedere privilegi simili tramite la specialità statutaria.
Un bel gioco di squadra Roma (AN)-Lazio (PD) che ha avuto come calcio d'inizo una dichiarazione di Alemanno luglio "Prima facciamo la legge per Roma Capitale e poi lo Statuto Speciale per il Lazio", poi l'apprezzamento dello stato maggiore del PDL e adesso il rigore tirato da Marrazzo.
Se fossimo a Milano si aprirebbero mille penose e impotenti discussioni sul tenore "ma si potrà fare? cosa dice la legge? e la costituzione? e a Roma cosa diranno?" per poi concludere che non si può fare (salvo poi votare chi propone ancor più utopici progetti), a Roma invece si tira dritto.
Alemanno infatti ha detto:"Non c'è nulla che ci impedisca di fare del Lazio una regione autonoma" e Marrazzo ha annunciato ieri che "a breve incontrerà il ministro Calderoli per comunicare la volontà della Regione Lazio e del Comune di Roma".
I 200 sindaci veneti che sono scesi a Roma per chiedere di poter trattenere in loco almeno il 20% dell'Irpef non sono stati neppure ricevuti, Marrazzo e Alemanno invece si sono già iscritti sull'agenda del ministro lombardo che discuterà con loro di autonomia fiscale.
Del Lazio.



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