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Gli Alti Comandi militari erano schiacciati dalla necessità di obbligare a combattere degli uomini che ormai cominciavano a rifiutarsi di farlo. In Italia, l'ordine di applicare le sanzioni più rigorose fu firmato dal generale Cadorna in una circolare telegrafica inviata nel novembre del 1916.
Ricordo che non vi è altro mezzo idoneo per reprimere reati collettivi che quello di fucilare immediatamente i maggiori colpevoli e, allorché accertamento identità personali dei responsabili non è possibile, rimane ai comandanti il diritto e il dovere di estrarre a sorte tra gli indiziati alcuni militari e punirli con la pena di morte. A codesto dovere nessuno può sottrarsi e io ne faccio obbligo assoluto e indeclinabile a tutti i comandanti.
Generale Cadorna
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