venerdì 21 novembre 2008

"Mi riconosco in una Repubblica Indipendente Siciliana",Orazio Vasta

1)Da:
mario moccia
A:
Orazio Vasta

Oggetto:
http://rarika-radice.blogspot.com/2008/11/cdslegampapdsud-cds-con-mpapdsud-con.html

Caro Orazio,
a parte che non ho capito ( o forse sì, ma non posso essere d'accordo), perché ti ostini a parlare di sola Sicilia, anziché di Duesicilie con un più corretto riferimento al Regno fondato da Ruggero II, e, storicamente durato per più di 700 anni con tutti i successi realizzati... devo dirti che, a proposito di questo tuo ultimo appunto, ho delle grosse perplessità.
E' da tempo che vado dicendo forse senza troppa visibilità, che semmai ottenessimo di diventare una macroregione, dovrebbero garantirci l'assoluta possibilità di legiferare autonomamente, scordandosi di poter inserire tra i nostri dirigenti persone bruciatesi con la vecchia classe politica italiana, che inficerebbero sempre, e inciucerebbero per impedire la nostra vera volontà di sviluppo ( ovvero quella che ho in testa io), mi chiedo, appunto, il perché alcuni movimenti meridionalisti cercano alleanze proprio con quello che io considero non gli avversari politici, ma il nemico: "La Lega Nord" o qualsivoglia altro politico che ha operato ed opera nei governi italici che non farebbe mai il nostro bene, secondo la nostra volontà... A me non interessa di ottenere un poco di visibilità come partito o movimento del Sud, per far vedere che esisto come persona e non come possibile entità realmente statuale, per il bene del nostro Territorio, e quindi del nostro Popolo! Perché le Duesicilie ( e non la sola Sicilia), ottengano la possibilità di trattare con quest'Italia da pari a pari, trattando dall'alto di una dignità statuale, con gli organismi internazionali, per decidere dei nostri destini!
Insomma,di recente, ho intrapreso una campagna solitaria e aggressiva nei confronti del Governo italiano, per far capire che non é più ora di prenderci in giro con i contentini, ma che vogliamo tutto ciò che ci spetta per diritto divino ed ereditario...
Insomma, caro Orazio, va bene lottare contro l'Italia, ma dover lottare anche contro alcuni intelligenti - possibili utili dirigenti, per tenere insieme nella lotta comune la Sicilia, proprio non mi va giù e non lo capisco.
Forse tu credi che per la Sicilia - da sola - sia più facile ogni iniziativa, ma qui ti sbagli, perché per quanto la Sicilia abbia una lunga storia, essa non ha da sola quella dignità storica di Nazione che hanno - invece - le Due Sicilie che si pongono così unite, nei confronti degli Organismi internazionali, con tutta la forza e le motivazioni che le derivano dal prestigio di un Regno come quello delle Duesicilie, appunto!

Per concludere, posso capire finalmente se almeno nei principi possiamo contare sul tuo appoggio propagandistico, per far capire che la Sicilia e le Duesicilie sono una cosa sola? Una volta che avremo ottenuto di vincere contro il comune "nemico", faremmo sempre in tempo ad operare dei distinguo. Prima, togliamoci di dosso L'oppressione italica, poi...
Aspetto una tua risposta chiarificatrice, dacché ti ritengo un elemento politicamente utile per la comune causa!
Con rinnovata stima.
Mario Moccia di Montemalo
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2)Da:
mario moccia
A:
Orazio Vasta
Cc:
Oggetto:
a rarika : CDS+LEGA+MPA+PdSUD= CDS con MPA,PdSud con LEGA...FINALMENTE!
Ricevuto il:
21/11/08 18:58
Caro Orazio, ho letto anche i nuovi interventi e vedo - piuttosto- una marcia indietro o delle precisazioni che non collimano con quanto avevi affermato tu.

Un vero giornalista, prima si informa doviziosamente, poi pubblica....
Quello che più mi premeva di capire, però, é la tua risposta a Sicilia sì duesicilie no, perché !?
Devo aspettare ancora molto? Con affetto.
Mario

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Caro Mario,
quello che firmo è assunto da me,da giornalista e non da venditore di bolle di sapone,con tutta la responsabilità,compresa quella giuridica,che per i giornalisti è PENALE!
Di conseguenza,quello che ho scritto nel post a cui fai riferimento,è frutto di FATTI,CIRCOSTANZE E DOCUMENTI.
Se,poi,Tizio o Caio dicono il contrario o suggeriscono altre ipotesi NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE che il disinformato sono io.
Significa,per esempio,che l'amico Laricchia non ha potuto smentire i rapporti che ci sono tra il PdSud e la Lega Nord.
Si è arrampicato sugli specchi facendo credere non so che cosa,ma la sostanza NON CAMBIA!
Con la Lega hanno già fatto convegni assieme,anche a Catania.
E' prossimo un "Parlamento del Sud",che dovrebbe essere inaugurato alla presenza di BOSSI...
Comunque,se hai qualche ora di pazienza,leggerai tutto su un bel DOSSIER che sto per definire...

Per la storia delle"Due Sicilie" non so più come farmi capire.

Non mi riconosco in questa artificiosa geografia!




Non sono orfano di nessun Regno delle Due Sicilie!



Non sederei mai in un "Parlamento del Sud"!



Non riconosco nessuna MAX REGIONE MERIDIONALE!



Mi riconosco nella mia geografia naturale e storica.



Mi riconosco nella millenaria storia della Nazione Siciliana.



Mi riconosco in una Repubblica Indipendente Siciliana!



CI SEMU,ORA?
Cordialmente,
Orazio Vasta


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande Orazio! Confermo e sottoscrivo.

La cosa strabiliante è che chi sostiene i Neoborbonici sembra cadere dalle nuvole quando si parla di 'INDIPENDENTISMO SICILIANO', anziché 'duosiciliano'...

Il Regno delle Due Sicilie fu una parentesi statuale del XIX secolo che per prima ha reso 'colonia' la Sicilia, abolendo la secolare Corona di Sicilia ed iniziando di fatto (volontariamente o meno) quel processo unificatorio terminato poi con l'invasione piemontese.

'Duosiciliani'?? Ma nemmeno per sogno. SICILIANI. Punto.

UGIS Palermo (Unione Giovanile per l'Indipendenza della Sicilia).

Anonimo ha detto...

Lottare per l'indipendenza, per il riscatto del popolo siciliano, significa dunque per noi lottare contro il dominio dello stato italiano - almeno così come è oggi configurato e cioè come una delle tante appendici per mezzo delle quali si articola nel mondo il dominio imperialista americano -, non in senso patriottardo ne tanto meno in senso nazionalistico o razzistico, ma da un punto di vista di classe: dal punto di vista del popolo siciliano, popolo oppresso e sfruttato che aspira non ad una astratta indipendenza, ma a quella indipendenza che coincide con la vera Libertà, e in primo luogo con la libertà dal bisogno e dallo sfruttamento.
PIETRO TURRI