La nostra Asociasión VENETO NOSTRO - RAIXE VENETE xe stà invità a mandàr na létarache vegnarà leta in ocaxión de la"2ª Conferència Mediterràniade Nacionssense Estat"(Seconda Confarensa de le Nasión sensa Stato del Mediteràneo).Publichemo qua sóto el nostro intervento.
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Cari Amici,
prima di tutto desideriamo portarVi i saluti di tutti noi, dei nostri associati e, idealmente, di tutti i Veneti che si riconoscono nella nostra millenaria Nazione.
La nostra Associazione Culturale "Veneto Nostro - Raixe Venete" da anni si sta battendo per la tutela, la valorizzazione e la diffusione della storia, della cultura e della lingua veneta.
Il Popolo Veneto è stato indipendente per più di 1.100 anni, con la Repubblica Serenissima di Venezia, la Repubblica più lunga al mondo.
La nostra lingua, il veneto, è stata per secoli lingua internazionale dei commerci e della diplomazia in tutto il mondo. Ma da grande stato indipendente i Veneti poco più di 200 anni fa hanno perso la loro sovranità, entrando a far parte dello stato italiano dopo diverse vicissitudini storiche nel 1866 con un plebiscito che, a detta di moltissimi storici, fu una vera e propria truffa.
Lo stato italiano non ha mai rispettato le culture dei popoli che ne fanno parte ed ha attuato fin da subito una politica tesa a cancellare le diversità e culture locali, imponendo una cultura e storia "nazionale" uguale in tutto il territorio italiano.
Ecco quindi che, per esempio, pittori ed artisti come Canaletto, Tiziano, Palladio, Canova, il Veronese, Giorgione, Tiepolo da veneti sono diventati improvvisamente artisti italiani. Ci hanno detto che il popolo veneto non esiste ma che esiste il popolo italiano, che la nostra non è una lingua ma che parliamo un dialetto o un italiano parlato male e, altra cosa grave, nei libri di scuola dove i giovani veneti sono costretti a studiare, i 1.100 anni della Repubblica Veneta sono ridotti mediamente in 10 misere righe: questa di fatto è una vera e propria censura culturale. L'Italia sta tenendo un popolo che ha inglobato al suo interno nella più totale ignoranza, volutamente!
Noi crediamo che questo sia un atto di vero e proprio razzismo contro la cultura veneta, una violenza che continua da quando l'Italia è nata.
Perfino la nostra lingua veneta non trova spazio nei programmi scolastici e non viene insegnata: da una parte quindi non possiamo impararla e dall'altra psicologicamente ci viene trasmessa l'idea che sia una "lingua inferiore", che non merita attenzione, a differenza di quello che vogliono farci passare come l'"illustre" italiano.
"Impara l'italiano e non il veneto se vuoi trovarti bene a scuola e nella vita": questo è stato per anni e anni ed è tutt'ora il messaggio subdolo che ci viene trasmesso. Così facendo la nostra lingua, seppur ancora forte e parlata spontaneamente fra la gente, muore.
E con essa rischia di morire il nostro Popolo e la sua storia.
Prima di qualsiasi impegno politico, riteniamo dunque fondamentale partire dalla cultura e in particolar modo dalla lingua, sensibilizzando e trasmettendo alla nostra gente la memoria storica che altri tengono volutamente nascosta.
Per concludere, Vi ringraziamo davvero per aver dato attenzione alla nostra situazione.
Il nostro è un grido di dolore, ma crediamo che, mettendo assieme le nostre forze e condividendo le singole nostre esperienze di Popoli senza Stato, riusciremo sicuramente a dar maggior forza alle nostre azioni, a dare un peso e una visibilità maggiori alle nostre esigenze e a vedere realizzata quanto prima una Europa espressione vera dei Popoli che la compongono.
Grazie.
Semo na Nasión!
lunedì 10 novembre 2008
SECONDA CONFERENZA MEDITERRANEA DELLE NAZIONI SENZA STATO
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