Ricevo dall'amico Gianluca Busato del PNV e pubblico....
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Il ministro italiano del lavoro (che ahinoi sarebbe Veneto, se non ci tradisse come tanti suoi colleghi per il potere romano) - rispondendo ad una giornalista - si è arrampicato sugli specchi attorno alla sua preoccupazione riportata da varie fonti a proposito del rischio di bancarotta dello stato italiano e di ventilate critiche al collega ministro del tesoro che nel frattempo si è corretto sulla retroattività della norma che ostacola gli sgravi fiscali del 55% sul risparmio energetico - che oggi per inciso ha scatenato una baraonda che ha bloccato milioni di investimenti nel settore immobiliare già martoriato e prossimo al collasso.
Bene, per finire l’allegra follia della combriccola del bar italia, il premier tricolore, che da consumato comunicatore ha ribaltato la frittata Sky cercando di cavarsela meglio come poteva, ha rilanciato la follia italiana evocando il “controllo internazionale della rete internet“.
Scenario birmano, direbbe qualcuno. Forse sarà per quello che l’Unione Europea ha dato incarico a un ex segretario di un ex partito comunista italiano come proprio rappresentante proprio nel regime dittatoriale del sud-est asiatico: chi infatti meglio dei politici italiani capisce in Europa i concetti di censura e repressione?
Prepariamoci al peggio.
La buriana economica della baracca italiana - che è solo accentuata da quella finanziaria internazionale - è solo agli inizi. Fra poco si inizia a ballare sul serio e allora l’indipendenza resterà con evidenza l’unica scelta possibile per noi Veneti.
Gianluca Busato
Partito Nasional Veneto---
venerdì 12 dicembre 2008
Primi evidenti segnali di crack, Italia allo sbando (di G.Busato)
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