venerdì 28 agosto 2009
Presto il blog ritornerà in attività.......
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domenica 5 luglio 2009
Aderisci alla giornata,14 LUGLIO, di silenzio per la libertà d'informazione on line
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Aderisci alla giornata di silenzio per la libertà d'informazione on line
Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un susseguirsi di iniziative legislative apparentemente estemporanee e dettate dalla fantasia dei singoli parlamentari ma collegate tra loro da una linea di continuità: la volontà della politica di soffocare ogni giorno di più la Rete come strumento di diffusione e di condivisione libera dell’informazione e del sapere.Le disposizioni contenute nel Decreto Alfano sulle intercettazioni rientrano all'interno di questa offensiva.Il cosiddetto "obbligo di rettifica" imposto al gestore di qualsiasi sito informatico (dai blog ai social network come Facebook e Twitter fino a .... ) appare chiaramente come un pretesto, un alibi. I suoi effetti infatti - in termini di burocratizzazione della Rete, di complessità di gestione dell'obbligo in questione, di sanzioni pesantissime per gli utenti - rendono il decreto una nuova legge ammazza-internet.
QUELLI DI "ANTENNA TRINACRIA",la radio d'assalto di Turi Lima
Fra i collaboratori della radio lo storico Natale Turco,il professore Salvatore Camilleri,la professoressa Maria Sciacca e tantissimi altri,fra cui io,Orazio Vasta,responsabile di un programma serale di "contro-informazione" che si chiamava "Senza Tregua!"...
Tantissimi erano i collaboratori,ma tantissimi e tantissimi ancora erano gli ascoltatori:la radio era stata concepita da Turi Lima come strumento di sensibilizzazione rivolta al popolo siciliano al fine di riscoprire la propria "sicilianità" e la memoria storica.
In questo contesto,tantissimi dei tantissimi erano "ascoltatori militanti"...
Ma,unni su ora?
AVANTI POPOLO DI ANTENNA TRINACRIA,RIUNIFICHIAMOCI!
Orazio Vasta
venerdì 12 giugno 2009
"I giornali hanno il dovere di informare, i cittadini hanno il diritto di sapere"....
ROMA - Sessantamila adesioni in poche ore.
Sessantamila cittadini che ci mettono la faccia con nome, cognome, città e professione per affermare che il disegno di legge sulle intercettazioni approvato oggi alla Camera "è incostituzionale, limita fortemente le indagini, vanifica il lavoro di polizia e magistrati, riduce la libertà di stampa e la possibilità di informare i cittadini".
Cittadini qualsiasi e, insieme, intellettuali, magistrati, politici, uomini e donne di spettacolo.
A cominciare da Roberto Saviano.
L'autore di "Gomorra" ha detto: "Sulle intercettazioni ci vuole più rigore: da parte di tutti, procure e giornalisti. Questo è certo. Ma quello che sta avvendendo con questa legge è rischiosissimo: così si cancella un importante strumento per la ricerca della verità".
FIRMA L'APPELLO DI REPUBBLICA.IT
L'appello di Repubblica.it ha un titolo che pone due questioni di pura democrazia: "I giornali hanno il dovere di informare, i cittadini hanno il diritto di sapere". Qualcosa che, con l'entrata in vigore della legge, diventerà più difficile, a volte quasi impossibile. Anche per questo le adesioni crescono rapidamente.
Firmano il giurista milanese Guido Rossi e l'avvocato e docente di Diritto Penale, Carlo Federico Grosso, il quale spiega: "Questa legge costituisce una gravissima violazione della libertà di stampa e del diritto/dovere di informare i cittadini su ciò che accade nel corso delle indagini preliminari. Sotto questo profilo è a mio avviso illegittima dal punto di vista costituzionale.
Aggiungo che la pesante sanzione pecuniaria prevista a carico delle società editrici di giornali rischia di determinare un arbitrario controllo della proprietà sulla linea del giornale. Il che di nuovo lede la libertà dei giornalisti".
Aderisce anche la giurista e scrittrice Eva Cantarella.
Tra gli scrittori, ecco i nomi di Claudio Magris, Andrea Camilleri, Vincenzo Cerami, Ernesto Ferrero, Silvia Ballestra e Gianrico Carofiglio. E si aggiungono i nomi dell'ex sindaco di Bologna Sergio Cofferati (fresco parlamentare europeo), del sindaco di Genova, Marta Vincenzi, dei governatori di Liguria ed Emilia Romagna, Claudio Burlando e Vasco Errani. Dal mondo dello spettacolo aderiscono i registi Mario Monicelli, Carlo Lizzani, Francesca Comencini, Paolo Sorrentino, Mimmo Calopresti, Silvio Soldini, Daniele Luchetti, Davide Ferrario, Marco Risi, Maurizio Nichetti e Riccardo Milani; gli attori Pierfrancesco Favino, Massimo Ghini, Isabella Ferrari, Fabrizio Gifuni, Moni Ovadia, Patrizio Roversi; il produttore Domenico Procacci, il conduttore Alessandro Cecchi Paone, il musicista Mauro Pagani, i cantanti Vinicio Capossela, Piero Pelù e Andrea Mingardi e interi gruppi come gli Skiantos, i Modena City Ramblers, gli Africa Unite e molti altri.
L'attore Leo Gullotta firma e aggiunge una considerazione: "E' l'ennesima prova che viviamo in un paese dove la libertà di tutti è in pericolo, un segnale gravissimo, uno schiaffo alla democrazia".
E arriva l'adesione di don Andrea Gallo, quella di Daria Bonfietti, senatrice e presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Ustica, dell'ex procuratore capo di Bologna, Enrico Di Nicola, dei presidenti della Provincia di Milano, Filippo Penati, e di Genova, Alessandro Repetto, del segretario della Cisl di Bologna, Alessandro Alberani.
(11 giugno 2009- Fonte: la repubblica)
martedì 26 maggio 2009
"APPELLO" Indipendentista e autonomista per votare Raffaele Lombardo....
Avanti....
Questo non è un “appello di partito”.
Oggi il Governo Siciliano ed il suo presidente, Raffaele Lombardo, sono oggetto di un attacco che non ha precedenti storici.
Oggi, proprio questi proconsoli siciliani, vere e proprie punte avanzate dei POTERI FORTI ITALIANI, vogliono sbarazzarsi di Raffaele Lombardo, propulsore e protagonista (per loro, reo) di una evidente quanto imbarazzante ribellione civile e autonomista, che minaccia di espandersi nell'Isola a macchia d'olio...
Orbene, dopo avere sostenuto come potevamo l'innovativa azione politica di Raffaele Lombardo in questo primo difficilissimo anno di governo, noi siamo pervenuti alle seguenti conclusioni:
1. In pochi mesi non si possono fare miracoli. Tuttavia, una cosa è certa: la credibilità siciliana è salita, in quest'ultimo anno, a livelli altissimi: non accadeva da molti decenni. Oggi i Siciliani sono più rispettati.
2. Chi ha fatto perdere sei mesi per approvare il piano sanitario voluto da Lombardo, un piano che migliorerà certamente i servizi riducendo gli sprechi e salvando la Sanità siciliana dal fallimento sicuro?
3. Chi dirotta al Nord non solo le linee aeree strategiche per il nostro turismo, ma perfino i Fondi europei già destinati alla Sicilia?
Il Governo Lombardo o i suoi avversari, detrattori e sabotatori? Sicuramente non Raffaele Lombardo!
4. Chi ha messo ordine nel settore energetico che era finito nelle mani di mafiosi e speculatori senza scrupoli di mezzo mondo?
5. Chi sta riorganizzando la Forestale, la Formazione, la Burocrazia regionale?
Il Governo Lombardo o i suoi nemici e sabotatori?
6. Chi sta cercando di divulgare la verità storica sugli effetti del "Risorgimento" italiano sulla Realtà siciliana?
7. Chi difende le vere radici cristiane nell’apertura umanitaria, ammirata e riconoscente verso uomini e donne che sfuggono alla miseria di paesi lontani, peraltro saccheggiati per secoli dalle potenze neocoloniali del Nord ricco ed opulento?
8. Chi accoglie con dignità e senza soggezione delegazioni di investitori cinesi, oma niti ecc., di cui la Sicilia ha bisogno? Chi progetta di rilanciare il credito bancario nell'Isola e nel Meridione d'Italia ora che le banche del Sud sono state fagocitate dalle grandi banche del Nord?
9. Chi vuole imporre l'attuazione dello Statuto Siciliano, fare pagare in Sicilia le imposte alle società che producono reddito in Sicilia ed alle multinazionali che ci avvelenano ed inquinano da oltre mezzo secolo e vorrebbero “socializzare” perfino i costi delle bonifiche ambientali? Chi vuole restituire ai Siciliani le accise petrolifere centralizzate dallo Stato italiano, cioè dal più grande evasore fiscale della Storia Siciliana?
Il Governo di Raffaele o i suoi nemici e sabotatori?
Ebbene, si avvicina un momento di verità, quello in cui i Siciliani devono stringersi intorno al Presidente del Popolo Siciliano, cioè al proprio presidente autonomista che ha avuto la forza ed il coraggio di sfidare i POTERI FORTI costruendo (in soli 9 mesi!) “il peggior governo degli ultimi 50 anni": peggiore per i parassiti, per i traditori della propria terra e per i saccheggiatori che arrivano da unnegghjiè come le mosche sulla marmellata!
"La logica autonomista è rivoluzionaria rispetto al fallimento di una Autonomia affidata alle mani degli uomini del centralismo.
Un partito centralista che manda un suo uomo a governare una regione a statuto speciale mortifica l'Autonomia perché, a un certo punto, mette quest'uomo davanti a un bivio: obbedisci agli ordini del partito nazionale centralista o fai gli interessi dell'autonomia della tua regione. Siccome ci siamo sottratti e abbiamo risposto con schiettezza a favore della nostra comunità, abbiamo determinato uno sconvolgimento che non è ancora finito...anzi, è solo all'inizio!" (così a Torino, il 21 Maggio 2009, ha concluso il proprio intervento Raffaele Lombardo).
Votiamo per L'AUTONOMIA, l'unica forza reale che ci ha inseriti nell'agenda politica del Paese, non come quattro selvaggi da comprare con le perline colorate, ma come un Popolo che merita un Futuro.
Primi firmatari:
Mario Di Mauro- già Ideologo di "Noi Siciliani", oggi Presidente dell’Istituto “Terra e LiberAzione”
Renato Sgroi Santagati, già Ideologo del Partito Siciliano d'Azione, oggi segretario di Rinascita Siciliana - MO.SI.F.
Giuseppe Li Rosi- Presidente “Consorzio Produttori Agricoli Raddusa”.
Salvo Musumeci - Presidente del Movimento per l’Indipendenza della Sicilia
Massimo Costa- Scrittore e Docente Università di Palermo
...
lunedì 25 maggio 2009
Lombardo ha azzerato il governo regionale!
CRACOLICI (Pd): "FALLIMENTO DEL CENTRODESTRA". La notizia dell'azzeramento della giunta non ha sorpreso il Pd siciliano che per bocca di Antonello Cracolici parla di "fallimento del Centrodestra in Sicilia con un epilogo inevitabile dopo un anno di conflitti". Quanto all'ipotesi di un dialogo con il governatore, Cracolici afferma che "al momento non ci sono nè chiusure nè aperture. Siamo un partito - aggiunge - le scelte devono essere collegiali".
GIAMBRONE (Idv): "TORNARE SUBITO ALLE URNE". "Adesso si dia voce ai siciliani che fino ad oggi sono stati mortificati da un governo inadeguato che si è preoccupato solo dei personalismi.Da troppo tempo assistiamo ad atteggiamenti indecorosi, beghe, dissidi interni che hanno mandato in sofferenza la legislatura e dimostrato come questa maggioranza non sia mai esistita e, con la decisone di oggi, non ha più i numeri per governare". Così il senatore Fabio Giambrone, commissario regionale siciliano di Italia dei valori."La naturale conseguenza - conclude - che come Italia dei valori chiediamo a gran voce, è di tornare immediatamente alle urne per far finire questo scempio".
LOMBARDO: "Ne ho visto e me ne aspetto di tutti i colori ma l'ho detto e lo ripeto a duemila chilometri di distanza: non recedo di un millimetro....La logica autonomista e' rivoluzionaria rispetto al fallimento dell'autonomia affidata nelle mani degli uomini del centralismo. Un partito nazionale che manda un suo uomo a governare una regione a statuto speciale non frena, mortifica l'autonomia perche' a un certo punto mette quest'uomo davanti a un bivio: obbedisci agli ordini del partito nazionale centralista o fai interessi dell'autonomia della tua regione".......
CASTIGLIONE(Pdl):"Ritengo l'iniziativa di Raffaele Lombardo una mossa elettorale in vista delle europee: forse, preso dalla preoccupazione di non raggiungere il 4% con la sua lista autonomista, il presidente della Regione ha pensato di scuotere così gli elettori". L'ha detto il coordinatore regionale siciliano del Pdl, Giuseppe Castiglione, commentando l'azzeramento della giunta. "Avevano già detto - ha aggiunto - che dopo le europee avremmo lavorato per il rilancio dell'azione digoverno alla Regione. Il Pdl ha sostenuto il governo ogni giorno, e lo dimostra il fatto che il 90% della legislazione approvata è di iniziativa parlamentare". "Noi - ha concluso - siamo per il rilancio della coalizione e del programma di governo". Castiglione afferma che gli assessori del suo partito nella giunta di Raffaele Lombardo "aspettano il decreto di revoca delle deleghe da parte del governatore", aggiungendo che "dopo prenderemo le nostre valutazioni".......
FINOCCHIARO(Pd): "Un anno fa Raffaele Lombardo - sottolinea la presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, avversaria dello stesso Lombardo alle ultime elezioni regionali - vinceva le elezioni regionali con il 65% dei voti, ma la sua maggioranza è sempre stata priva di coesione politica. Oggi la giunta è azzerata - conclude Anna Finocchiaro - e il centrodestra siciliano è spaccato, diviso e sta combattendo una guerra intestina per il potere che, come sempre, si scarica sulle spalle dei siciliani".....
Bianco(Pd): "Lombardo ha anticipato la sfiducia che il PDL gli stava per dare.Il Centro-destra in Sicilia ha fallito in questo anno.Il PD non deve fare da stampella a nessuno,ne'al PDL ne'a Lombardo.In sistema bipolare quando si rompe un'alleanza che ha avuto il consenso degli elettori,si va a votare.Come abbiamo fatto con Prodi. E speriamo che la Sicilia volti finalmente pagina!!!".
lunedì 11 maggio 2009
LA TESSERA ONORARIA A LOMBARDO,E IL MIS PERDE "PEZZI".....
Lunedi' 11 maggio alle ore 15, nella sede catanese del Mpa, il presidente della Regione siciliana e leader del Movimento per le autonomie, Raffaele Lombardo, ricevera' dai rappresentanti del M.I.S. (Movimento per l'indipendenza della Sicilia) la tessera di socio onorario nello storico movimento politico indpendentista che alle prossime elezioni europee sosterra' la lista 'L'autonomia', cartello politico composto da Mpa-La Destra-Pensionati-Alleanza di centro.
Oggi, Lunedì 11 maggio alle ore 15,30 il Presidente Nazionale, Salvatore Musumeci accompagnato dal Segretario Nazionale, Nello Rapisarda; dal Vice Segretario Nazionale Vicario, Antonella Caterina Furnari; dal Coordinatore Nazionale Giovani Indipendentisti – Lega Giovanile Separatista, Giuseppe Musumeci; dalla Coordinatrice Nazionale Femminile, Grazia Puglisi; e dai quadri dirigenti del M.I.S. (Movimento per l'indipendenza della Sicilia), Mimmo Dagna, Coordinatore Provinciale di Palermo; Salvatore Fasanaro, Segretario Provinciale di Enna; Dino Cartia, Coordinatore Provinciale di Siracusa; Giovanni Santoro, Coordinatore Area Tirrenica e dello Stretto; Luciano Gasparini, Coordinatore Giovanile delle Aci; Salvatore Lo Casto, Coordinatore di Misilmeri, nonché dai Consiglieri Comunali del Mis: Agata Puglisi e Carmelo Mangano, Placido Cariolo; ha incontrato, nella sede catanese del Mpa, il Presidente della Regione siciliana e leader del Movimento per le autonomie, Raffaele Lombardo, per conferirgli la tessera di socio onorario dello storico movimento politico indipendentista.
DEDICATO AL PRESIDENTE BERLUSCONI E AL MINISTRO MARONI....
martedì 5 maggio 2009
SCOPERTO A CATANIA UN SITO CHE INNEGGIAVA ALLA PEDOFILIA !
VIOLAZIONE PRIVACY,"METAFERT" DENUNCIATA AL GARANTE!
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Da:
Corrado Vigo
A:
garante@garanteprivacy.it ,
urp@garanteprivacy.it ,
ufficiostampa@garanteprivacy.it
Oggetto:
Info denuncia
denuncia garante metafert.pdf(44222 bytes)
Il 21 aprile u.s. ho inoltrato una denuncia, relativa ad una palese violazione della privacy, a mezzo fax, denuncia che allego in formato .pdf.
Non ho ancora avuto notizie, nè sono stato contattato.
Mi dareste comunicazioni in merito?
Grazie
Corrado Vigo - agronomo
Trecastagni (CT)
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Nella foto,l'agronomo Corrado Vigo
lunedì 27 aprile 2009
"La faglia di Trecastagni è caratterizzata da una continua dinamica in apertura..."(dalla relazione dell'Ingv di Catania)
TRECASTAGNI
Un gruppo di tecnici dell'Istituto nazionale di geofisica e vilcanologia(Ingv) di Catania,ha realizzato,attraverso degli studi finalizzati alla dinamica di quelle strutture vulcano-tettoniche attive nell'area etnea che interessano direttamente la viabilità di pertinenza della Provincia Regionale di Catania,un "progetto pilota" lungo un tratto della faglia di Trecastagni,faglia di natura tettonica, che interessa direttamente la strada provinciale 8/III,la Trecastagni-San Giovanni La Punta.
Tale progetto è consistito nell'installazione di dispositivi di misura, sia periodica che in uno stato di continuità, per consentire di ampliare le conoscenze di base sulla dinamica della suddetta struttura tettonica e migliorare, in qualità e sicurezza, gli interventi sui manufatti di pertinenza della Provincia.
Per realizzare ciò è stato avviato un sistema di monitoraggio con l'installazione di tre estensimetri a filo e di dischetti metallici su muri di recinzioni e altri elementi strutturali presenti nell'area della faglia,che presenta delle scarpate morfologiche che,spesso,vengono oscurate dalla presenza di coni e lave recenti che rappresentano l'attuale margine meridionale del fianco orientale dell'Etna,fianco considerato instabile e in lento ma continuo scivolamento in direzione sud-est.
Per l'installazione degli estensimetri-si tratta di cavi d'acciaio installati con tensione costante tra i due punti da monitorare,a loro volta collegati ad un sensore che rileva gli spostamenti che avvengono nella faglia-sono state disposte tre stazioni di controllo, Et1,Et2 e Et3,che acquisivono dati ogni 60 minuti. Delle tre stazioni solo due sono rimaste attive fino a poco tempo fa,Et2 ed Et3,quest'ultima era stata realizzata direttamente sul terreno attraverso un taglio realizzato nella faglia.
Dalla relazione finale dei tecnici dell'Ingv si apprende che "la faglia di Trecastagni è caratterizzata da una continua dinamica in apertura e anche le misure discrete confermano questo andamento".
"E' assurdo-dichiara Armando Sorbello,presidente del Consiglio comunale di Trecastagni-nonostante questa relazione,non certamente rassicurante,la faglia di Trecastagni non è più soggetta al monitoraggio.Ciò,specialmente in riferimento allo scivolamento dell'Etna verso il mar Jonio,deve indurre il comune di Trecastagni ad attivarsi. Credo che sia opportuno,senza allarmismi ma con determinazione, investire la la Protezione civile cittadina di questa problematica.Non può essere lasciata al caso questa faglia.Il suo monitoraggio non può e non deve essere relegato solo ad uno studio. Ci sono i mezzi per "sentire"e capire cosa accade nella faglia,e questi mezzi devono essere attivati immediatamente,senza perdere altro prezioso tempo".
Orazio Vasta
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dal GIORNALE DI SICILIA- ediz. di Catania dell'11 Aprile 2009
"FIGLIO MIO" (di Vittoria Mariani)
Nei tuguri delle menti senza tempo e senza Dio.
troneggia il primeggiare ,
soffocando i buoni
facendogli del male ,
aleggia la menzogna e la protervia
di color che comandano questa vita impervia .
Comincian sin da piccoli ad esser Caini
figli di genitori vili malandrini
lor si accaniscon come fiere su fanciulli inermi
lieti di trionfar sulle altrui disgrazie .
E come un turbine violento si accomunano
poiché il laido e il marrano
da sempre si cercano
e si stringono la mano,
allora vedi il bullo ed il capetto
che sin da età scolare vien protetto
amico di qualcuno in alto
con "santi in Paradiso"
eppur segnato dalla man di DIO
nell´aspetto e nel pavido sorriso .
Segnato da DIO ed acclamato dai mortali
che per astuzie e inganni
i mentecatti rende tutti uguali .
Se mentecatti son i giovani d´oggi
bisogna ringraziar chi li protegge
e chi li educa a manovre di piccolo cabotaggio
da genitore squallido e malvagio.
E´ vero, si, ognuno ha il suo carattere!
Ma è pur vero, si, che il tale albero dà i suoi frutti!
Figlio mio non ti curar di loro ,se son brutti
la lor bruttezza d´animo è l´emblema
di chi ha lingua lunga e poco cuore ,
abbi pazienza ,aspetta ,
ci penserà nostro Signore !
E se dovrai aspettare per qualche tempo,
raddrizza la schiena fiero,
nessun lamento
abbi con te nel cuore sempre ilarità
lascia lontano i dispiaceri e chi te li procura
il tempo è galantuomo
domani costoro saranno spazzatura .
Vittoria Mariani
Napoli,26 aprile 2009
domenica 26 aprile 2009
ARMI MADE IN ITALY....
6 aprile 2009
La Campagna di pressione alle "banche armate" (promossa dalle riviste Missione Oggi, Mosaico di pace e Nigrizia,) – pur apprezzando la pubblicazione anche quest’anno del Rapporto del Presidente del Consiglio sui lineamenti di Politica del Governo sull’esportazione e il transito di materiale d’armamento e la sua accessibilità attraverso la pubblicazione sul sito della presidenza del consiglio (www.governo.it/Presidenza/UCPMA/rapporto_2008.html) – è fortemente preoccupata per il consistente incremento delle autorizzazioni alle esportazioni di armamenti, che nel 2008 hanno raggiunto la cifra record di oltre 3 miliardi di euro, con un crescita di quasi il 29% rispetto al 2007. Senza dire che il valore delle autorizzazioni delle transazioni bancarie ha superato i 4 miliardi di euro.
"In particolar modo – denunciano padre Alex Zanotelli, padre Mario Menin e padre Franco Moretti, direttori delle riviste Mosaico di Pace, Missione Oggi e Nigrizia – ci preoccupano, e crediamo che non possano essere lasciate senza spiegazioni, le autorizzazioni verso paesi in conflitto (tra cui Israele), in zone di forte tensione (Medio Oriente, Africa e Asia), dove le organizzazioni internazionali segnalano "gravi violazioni dei diritti umani", e, più in generale, verso i paesi del sud del mondo, a cui, nell’insieme, lo scorso anno è stato destinato più del 30% dell’esportazione militare italiana, pari a quasi 928 milioni di euro".
La campagna, inoltre, nel valutare la volontà espressa dalla presidenza del Consiglio di "incrementare ulteriormente la trasparenza sulle attività", non ritiene giustificata la mancanza nel Rapporto della tabella riassuntiva del ‘Valore degli importi autorizzati’ agli istituti di credito che forniscono servizi d’appoggio al commercio di armi.
"Una tabella che – sottolineano i direttori – non dovrebbe mancare dalla più ampia Relazione che la presidenza del consiglio ha consegnato al parlamento: una tabella la cui pubblicazione, contestualmente al Rapporto, avrebbe indicato una chiara volontà di trasparenza su tutti i settori dell’esportazione di armamenti".
"Ricordiamo – prosegue la nota dei tre direttori – che nel giugno 2008 la nostra Campagna, con una lettera ufficiale alla presidenza del Consiglio e alle amministrazioni competenti, ha segnalato la mancanza nell’allegato alla Relazione del ministro dell’economia e delle finanze (dipartimento del tesoro) del "Riepilogo in dettaglio suddiviso per Istituti di Credito": un documento voluminoso che il suddetto ministero ha sostituito – senza alcuna spiegazione – con un "Riepilogo in dettaglio suddiviso per Aziende" (Documento E), che, di fatto, ha sottratto al controllo parlamentare e della società civile informazioni di decisiva rilevanza circa l’operato in materia degli istituti di credito.
Stiamo ancora aspettando risposta a quella lettera inviata alla presidenza del Consiglio e alle amministrazioni competenti".
"Vogliamo, perciò, credere che la volontà espressa dalla presidenza del Consiglio nell’attuale Rapporto di porre "ogni sforzo per continuare il dialogo con i rappresentanti delle organizzazioni non governative interessate al controllo delle esportazioni e dei trasferimenti dei materiali d’armamento, con la finalità di favorire una più puntuale e trasparente informazione nei temi d’interesse", intenda comprendere anche un confronto approfondito sui temi delle informazioni che riguardano le operazioni bancarie. Operazioni che sono l’unico modo per garantire un riscontro ufficiale e preciso agli istituti di credito che hanno messo in atto politiche restrittive in materia, e consentono alla società civile di valutare l’operato delle banche con il rigore e l’attenzione che sono indispensabili".
"Ci associamo, pertanto, alla richiesta della Rete Italiana Disarmo – di cui la nostra campagna è parte – nel chiedere un incontro urgente con la presidenza del consiglio e le amministrazioni competenti per poter valutare nel merito l’attuale Rapporto e, più in generale, la politica del governo sull’esportazione materiale d’armamento, e chiediamo fin d’ora che il parlamento analizzi l’attuale Rapporto e la Relazione che gli è stata inviata anche con un dibattito finale in aula che preveda una votazione esplicita su un tema così delicato come quello dell’esportazione militare italiana".
p. Alex Zanotelli (direttore di Mosaico di Pace)
p. Mario Menin (direttore di Missione Oggi)
p. Franco Moretti (direttore di Nigrizia)
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CONTATTI:
Missione Oggi: Via Piamarta, 9 - 25121 Brescia (BS) Tel: 030 - 3772780; Fax: 030 - 3772781
altromissioneoggi@saveriani.bs.it
Mosaico di pace: Via Petronelli, 6 - 70052 Bisceglie (BA) Tel: 080 - 3953507; Fax: 080 - 3953450 ufficiostampa@mosaicodipace.it
Nigrizia: Vicolo Pozzo, 1 - 37129 Verona (VR) Tel: 045 - 8092390; Fax: 045 - 8092391 redazione@nigrizia.it
IN SICILIA,UN "ESERCITO" DI PIGNORIATI.....
giovedì 23 aprile 2009
NO AL PONTE! NO ALLA REGIONICCHIA DELLO STRETTO !
NO AL PONTE !
NO ALLA REGIONICCHIA DELLO STRETTO !
Come Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu - "Sicilia Indipinnenti "( Comitato Messinese del Fronte Nazionale Siciliano - "Sicilia Indipendente") riflettiamo con attenzione, e non da oggi, sul progetto legato alla redazione del cosiddetto progetto "MESSINA 2020, VERSO IL PIANO STRATEGICO" .
Noi siamo e non ne facciamo alcun mistero estremamente critici con la prassi e la metodologia che ha ispirato ed ispira questa iniziativa.
Crediamo che un siffatto modo di agire andava pensato, pianificato e realizzato solo dopo che fosse stata determinata politicamente, comunitariamente una condivisa linea d´indirizzo per Messina e il Messinese.
Sembra invece che qui si sia proceduto diversamente, cioè la cosiddetta riflessione sul Piano Strategico altro non è che il tentativo sia pure in gran spolvero di forzare il riconoscimento e la istituzionalizzazione di taluni "desiderata" espressi da alcuni settori politico-burocratici che li vogliono appunto "prescrivere" all´intera città di Messina e non solo.
A nostro giudizio nessuno può e deve sottrarre ai Messinesi il diritto di operare le proprie scelte e di farre valere i propri diritti e i propri interessi.
Diciamo ciò senza alcun malanimo ma fermamente convinti di queste ragioni.
Abbiamo riflettuto e riflettiamo e invitiamo a riflettere, infatti, su come sia concretamente impossibile, ad oggi , pensare e delineare leggiamo testualmente dalla stampa "lo scenario per lo sviluppo futuro della città dello Stretto attraverso le specifiche attribuzioni tematiche: l'organizzazione fisica della città e le infrastrutture materiali; le infrastrutture immateriali della ricerca e dell´innovazione; i servizi per lo sviluppo locale dei territori e le reti per la solidarietà e l´impresa sociale.".
Peraltro non ci pare che nessuno abbia ancora detto l´ultima, definitiva parola sull´ipotesi del Ponte sullo Stretto che a sé vincola e subordina ogni credibile ipotesi di sviluppo per Messina. Come altresì pensiano che sia oggi in grado di prevedere sismi e calamità né quantificarne la potenza.
Purtroppo non sono pochi quelli che danno per scontata la realizzabilità del Ponte-Iattura.
Vanno anche oltre: pensano già ad una iinnaturale ed artificiosa REGIONICCHIA DELLO STRETTO ad usum partitocratrico.
In questo contesto apparirebbero provocatori i tentativi di ammannire a Siciliani e Calabresi, a Reggini e a Messinesi tutta una serie di tecnicismi e di studi precotti sulle "magnifiche sorti progressive" del Moloch ponte e della non meno improbabile Area dello stretto.
In realtà tutto ciò non fa che dimostrare quanto poco certi settori della politica politicata e della burocrazia tengano in conto la volontà dei Messinesi che sono contrari sia al Ponte che alla REGIONICCHIA DELLO STRETTO.
Scelte che m0dificherebbero innaturalmente anche geograficamente disarticolerebbe la Sicilia e la Calabria rendendo un inferno la vita di qua e di là dello Stretto e condannando di fatto Messina alla morte economica e sociale.
Fermo restando che né i siciliani né i calabresi hanno rinunciato al diritto ad esprimere la propria volontà con uno specifico referendum.
I Messinesi vogliono difendere la loro antica, nobile città punta avanzata della Sicilia tra i due mari. Sono stanchi delle solite parolone che anziché promuovere progresso provocano arretramento e disperazione.
Ecco perché Noi du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu - "Sicilia Indipinnenti " siamo scettici e critici con con la proposta di"MESSINA 2020, VERSO IL PIANO STRATEGICO".
Ecco perché invitiamo tutti i Missinisi a VIGILARE affinché il futuro loro e dei loro figli non sia deciso nel chiuso di questo piano strategico né di altri lontani dalla "questione messinese" e dalla "questione siciliana".
Missina, 23/04/2009
FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU- "SICILIA INDIPINNENTI"
FRONTE NAZIONALE SICILIANO - "SICILIA INDIPENDENTE"
Via Brunetto Latini n° 26 - 90141 Palermo
Tel. 091 329456 - 091 7815664 -
Internet: www.fns.it - E-mail: fnsnews@alice.it -
Cumitatu Missinisi: fnsme@yahoo.it
Blog: http://siciliaindipendentefns.blogspot.com
mercoledì 22 aprile 2009
AGRIGENTO,"NO!" AL RIGASSIFICATORE!
lunedì 20 aprile 2009
QUANDO LA LEGA PARLAVA IN TEDESCO....
Così si legge nel libro "Il Carroccio tradito" di Enzo Carnazza,pubblicato nel 1998 dalla casa editrice "ediBietti".
Secondo Carnazza,l'avversità della Lega Nord all'ingresso dell'Italia all'Euro era una azione filogermanica,azione conclusasi da parte di Bossi e leghisti con l'ingresso dell'Italia nella moneta unica europea; retromarcia che ha segnato anche la fine della politica secessionista,con la Lega che diventava "federalista".
Sull'argomento,scriveva Dario Fertilio sul "Corriera della sera" del 13 ottobre 1998: "Si puo' tradire il Carroccio in nome della Padania? Che delusione, per Bossi e i suoi, la secessione mancata! Caduto fragorosamente Helmut Kohl, padre spirituale del nuovo impero economico di rito germanico, gli indipendentisti padani hanno perso un alleato: non ancora la guerra. Ne e' convinto Enzo Carnazza, che rivolge un duro atto d'accusa alla strategia di Bossi, giovandosi della prefazione sostanziosa e tagliente firmata da Saverio Vertone. Un attacco su tutti i fronti: storico, politico, di costume, anche morale. La parola "tradimento" non e' una forzatura di copertina, perche' il bossismo, secondo Vertone e Carnazza, ha ingannato anzitutto i suoi elettori, fingendo di voler costruire mentre si limitava a distruggere, illudendo sul futuro economico della Padania quando ne preparava lo sfascio, rovesciando le alleanze secondo le convenienze. Peggio. Il leghismo ha ereditato gli aspetti piu' deleteri della Prima Repubblica: il particolarismo democristiano, privo di senso dello Stato; il razzismo nazifilo di Salo'; lo sfascismo sessantottino; la furbizia di chi si presenta come "liberista" in pubblico, salvo invocare protezionisticamente la difesa delle "pensioni padane".
Ma la denuncia piu' pesante riguarda l'alleanza segreta con la Germania. Qui si sarebbe consumato l'ultimo tradimento di Bossi: nel consenso al disegno imperiale tedesco targato Bundesbank, e volto a distruggere gli Stati nazionali per creare tante piccole patrie satelliti, all'ombra di Berlino. In Padania, come nelle altre terre "irredente", sarebbe afflluito un cospicuo finanziamento diretto a tutti i movimenti separatisti germanifilo: incluse Croazia o Slovenia, dove si sa come le cose sono poi andate a finire.
E ORA? Perso il protettore naturale dopo le elezioni tedesche, Bossi tiene in serbo (come le recentissime cronache suggeriscono) un nuovo ribaltone. Ma la strada che ha percorso, ammoniscono gli autori, e' gia' ingombra di macerie....".
Orazio Vasta
sabato 18 aprile 2009
I BOSS DEL CLAN MAFIOSO DEI MADONIA IMPARTIVANO ORDINI DALLE CELLE,NONOSTANTE IL "41 BIS" !
E organizzavano e ordinavano eliminazioni fisiche.
Le direttive dei mafiosi venivano date con l'utilizzo di finti parenti e chiedendo informazioni sul loro stato di salute.
Secondo i magistrati della Procura di Palermo,era la moglie di di uno dei boss in galera a ricevere gli ordini più importanti dai cinque ergastolani.
Non solo,la donna,Angela Di Trapani,nella veste di "tramite",ha partecipato a importanti summit di mafia,scambiando "pizzini" con Salvatore Lo Piccolo ed è stata in stretto contatto con i boss della "famiglia" di Acquasanta.
Ma chi sono i 5 mafiosi?
ANTONINO MADONIA,detto "Nino":condannato all'ergastolo ,tra l'altro,per l'uccisione di PIO LA TORRE e del generale CARLO ALBERTO DALLA CHIESA.
GIUSEPPE E "SALVINO" MADONIA:due fratelli ritenuti autori dell'uccisione del poliziotto NATALE MONDO,del capitano dei carabinieri EMANUELE BASILE,dell'imprenditore LIBERO GRASSI.
NICOLO' DI TRAPANI:condannato per l'uccisione dell'agente di polizia penitenziaria GIUSEPPE MONTALTO.
GIUSEPPE GUASTELLA:condannato per l'uccisione del bambino GIUSEPPE DI MATTEO,figlio del pentito SANTINO.
Insomma,si tratta di personaggi che sono stati protagonisti di molti delitti "eccellenti".
Ma,com'è possibile che neanche il "41 bis" riesce a fermare le loro "attività"?
Com'è possibile, che dei boss in galera,con il loro clan ancora operativo,possano incontrare in carcere( e con la disciplina del 41 bis )parenti(anche quelli finti)e mogli, e continuare attraverso questi a chiedere il "pizzo" e ad ordinare omicidii?
La Dda di Palermo e i carabinieri dei Ros hanno disarticolato l'"affare",ma chi controlla i mafiosi in carcere?
Intanto,l'amarezza della doppia beffa: i boss mafiosi in galera per orrendi delitti,utilizzano le strutture dello Stato per continuare a commettere altri orrendi delitti....
S I C !
Orazio Vasta
venerdì 17 aprile 2009
GIORNALISTA CACCIATA PER AVER PUBBLICATO "IL BACIO PERICOLOSO DI ALFANO",articolo del 2002 de "la repubblica"...
martedì 14 aprile 2009
METAFERT,IRRISIAS e dintorni....
ROMA
e p.c. all'Assessore all'Agricoltura e Foreste della Regione Sicilia, prof. Giovanni La Via
al Vice Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Agronomi
al Segretario del Consiglio dell'Ordine degli Agronomi
al Presidente della Federazione degli Ordini degli Agronomi della Sicilia
al Presidente dell'Ordine degli Agronomi di Catania
al Segretario dell'Ordine degli Agronomi di Catania
Oggetto: Richiesta eliminazione software METAFERT ed IRRISIAS.
Preg.mo Presidente,
Le scrivo per portare alla Sua conoscenza lo svilimento della nostra professione di Agronomi dopo l'applicazione del software METAFERT nel territorio della Regione Siciliana, applicazione obbligatoria non solo nelle misure agroambientali del PSR, ma anche in tutte quelle aziende che ricadono, ahimè, nelle zone vulnerabili ai nitrati, zone nella nostra regione, fra l'altro, indicate in maniera assai discutibile, al pari del manuale allegato, che "fa acqua" da tutte le parti.
Ritorno al METAFERT. Questo software, elaborato da funzionari della Regione Siciliana, costringe un pò tutti a redigere piani di concimazione senza alcun senso, ma soprattutto al di fuori della realtà.
Oltre a ciò la nostra figura professionale, ovvero dell'agronomo che va in campagna e che dopo decenni e decenni di osservazioni e consigli in una data azienda, adesso si vede costretto a sedersi dietro ad un computer per decidere le sorti produttive di quella azienda, senza tenere per nulla conto delle potenzialità produttive, della climatologia, della pluviometria, delle produzioni che in annate diverse si ottengono.
Il software elabora un dato, partendo da campionamenti di terreno, e basta; non si tiene conto delle asportazioni effettuate dalle piante in base alla produzione (che varia di anno in anno), non si tiene conto delle analisi fogliari, non si tiene conto dei periodi in cui viene effettuata una produzione: nulla. Solo l'analisi del terreno.
Il software indica cosa apportare come azoto, fosforo e potassio! Nella maggior parte dei casi, inoltre, il software ci indica di non concimare.
E tutti gli altri microelementi? Tutti quei microelementi che noi apportiamo con concimazioni fogliari mirate?
Come può un software sostuire la nostra presenza in campo? Gettiamo gli stivali?
Oltre a tutto ciò il software non è stato certamente redatto da un tecnico: l'inserimento dei dati, infatti, comporta un dispendio di tempo assai elevato; se in una azienda debbo inserire i dati di n. 5 appezzamenti, faccio prima dal mio studio ad andarci, girarmela tutta ed infine esercitare il mio ruolo: quello dell'agronomo!
In tutte le altre regioni d'Italia questo software non esiste! Abbiamo "il privilegio" di averlo solo noi! Un privilegio negletto!
Sentiti molti colleghi, inoltre, il responso è unanime: nessuno vuole questo software! Vorremmo ritornare a fare gli agronomi, e soprattutto vorremmo procedure snelle e non raffazzonate, e prive di senso, come il METAFERT!
Oltre al METAFERT la Regione Siciliana ha anche inventato l'IRRISIAS, un altro software che non tiene conto dei periodi irrigui, delle produzioni/Ha, delle varie colture. Da indicazioni in base alla localizzazione GPS e basta. E che facciamo, giochiamo? Ma facciamo sul serio?
La invito di raccordarsi con il nostro Assessore, che ci legge in copia, che è un collega, e che potrà senz'altro darci una mano di aiuto, in questa mini-battaglia, che sarà una grande prova della nostra professionalità.
Siamo agronomi, e non possiamo venire sostituiti da software, fra l'altro scritti e gestiti "con i piedi".
Cordiali saluti
Corrado Vigo - agronomo