"Nei mesi scorsi, l'incontro ed il confronto tra diversi movimenti sicilianisti e meridionalisti ha dato vita ad un progetto per il rilancio ed il riscatto del Popolo meridionale che ha avuto il suo sugello alla grande assemblea di Catania del 27 Gennaio. Al Sud manca una rappresentanza politica vera disposta a combattere per ridurre il crescente divario con il ricco Nord. La classe politica, di destra, sinistra o centro, è interamente colpevole di non avere saputo, o voluto, affrontare la "QUESTIONE MERIDIONALE" che vede oggi risiedere nel Sud oltre il 70% delle famiglie povere del paese. I giovani, senza alcuna prospettiva di lavoro, sono costretti ad emigrare e le piccole imprese non possono competere in un mercato dove la competizione globale impone un sistema del credito amico, una elevata dotazione infrastrutturale, una burocrazia snella ed efficiente, un sisstema fiscale di vantaggio per attrarre nuovi investimenti nel territorio. Siamo diffidenti verso coloro che, da un lato professano propositi di rilancio dell'autonomia, dall'altro banchettano con i partiti che hanno reso la Sicilia, colonia di Roma e del Nord. Il Partito del Sud è nato per impedire che sia strumentalizzata e resa sublalterna al sistema affaristico e di potere anche la causa della questione meridionale. Queste elezioni danno l'opportunità di raggiungere centinaia di migliaia di cittadini e di affermare le idee ed i valori a cui si sipira il simbolo del "Giglio e della Trinacria.
Il Partito del Sud pone alcune questioni importanti:
a) l'imprenscindibile necessità di una grande riforma istituzionale liberi le sovranità dei territori del Sud in un assetto confederale dello Stato.
b) l'affermazione del diritto di svolgere il ruolo di cerniera tra l'UE ed i paesi del mediterraneo, un Sud.
c) Il rafforzamento dei legami politici, economici e sociali tra i territori del Sud ed i paesi del Mediterraneo, generato dall´ampliamento e l´approfondimento della partnership euromediterranea rende indispensabile lo sviluppo di una rete euromediterranea dei trasporti, tanto nella sua dimensione sud-sud (collegamenti tra partner del Mediterraneo stessi) che nord-sud (interconnessione con la rete transeuropea di trasporto).
d) la proroga della Zona di Libero Scambio (ZLS) prevista entro il 2010 nella "Dichiarazione di Barcellona", scaturita in conclusione della Conferenza euromediterranea di Barcellona tenuta nel Novembre del 1995, che ha anzichè attivare un nuovo partenariato fra l´UE ed i paesi terzi del Mediterraneo rischia di massacrare la fragile economia del Sud, aperta alla concorrenza dei paesi nord-africani che producono in condizioni fiscali e di costo del lavoro nettamente più vantaggiosi.
e) La vulnerabilità attuale della rete di trasporto nei territori del Sud è dovuta ad un reticolato insufficiente (in particolare terrestre), ad una mancanza di mezzi di gestione del traffico, a un'apertura ancora incompleta dei mercati di trasporto, ma anche alla scarsa cooperazione subregionale.Nasce la necessità di una rete euromediterranea di trasporto. Per concretizzare questa rete, è necessario progettarla e identificare i progetti di infrastrutture prioritarie, individuare le risorse finanziarie indispensabili alla sua realizzazione e integrare obiettivi comuni in materia di politica di trasporto.
f) l'elaborazione di un Piano Strategico per il Mediterraneo caratterizzerà la programmazione dei Fondi Strutturali 2007-2013, per la definizione di politiche di convergenza verso obiettivi di sviluppo comuni dell´area MEDA fondati sull´uso equilibrato e competitivo delle risorse locali el'avvio di un processo di pianificazione strategica per il Mediterraneo da inserire nel quadro offerto dal nuovo strumento di prossimità, l´European Neighbourhood and Partnership Instrument (ENPI), il quale richiama iil Sud ad una politica di forte convergenza e coalizione sugli obiettivi di sviluppo relativi ai temi strategici per la competitività.
g) Nello scenario di competitività il Sud può diventare leaders tra le "aree di competitività" a livello nazionale, mediterraneo e mondiale. Per fare ciò il Sud deve essere ricnosciuta come area RUP, Regione ultraperiferica dell'UE, in quanto area svantaggiata, sia geograficamente che economicamente. Per fare ciò serve una grande "CONFERENZA MONDIALE PER IL SUD ED IL MEDITERRANEO" dando a quest'area le risorse straordinarie, previste dal Trattato di Amsterdam, in favore di queste aree per una ricentralizzazione mediterranea del Sud e della Sicilia. Lo scenario euromediterraneo non è composto solo di marginalità da superare ma vano trovate le strategie più adeguate per agganciare il Sud ai sistemi più forti del centro europa, facendo leva su risorse, vocazioni e potenzialità di elevato valore che possono costituire, per il Partito del Sud, grandi fattori per la competitività.
h) la diversità del patrimonio naturale e culturale è una grande ricchezza per il Mediterraneo. Tuttavia, questo patrimonio è minacciato da incomprensibili processi di modernizzazione economica e sociali. La flora, la fauna, l'acqua, il suolo e i paesaggi tradizionali subiscono le conseguenze di squilibri dovuti a uno sfruttamento eccessivo dell'ambiente da parte dell'uomo. Nel quadro dello sviluppo sostenibile, la politica dell'assetto territoriale ha l'obiettivo di porre un freno a tali pratiche e a promuovere un utilizzo ragionevole delle risorse.
Il Partito del Sud non può stare con i partiti tradizionali che sono ben più attenti a preservare le loro poltrone ed i loro privilegi. Non può stare con la Lega Nord che vuole il mantenimento di un Sud area di consumo e di sfruttamento per l'industria del Nord. Ancora oggi a trarre vantaggio dalla raffinazione del petrolio siciliano, non sono i siciliani ma la grande Industria del Nord.
Il Partito del Sud sta con la gente.
Con chi vuole esprimere sdegno e dissenso.
Con i giovani costretti ad emigrare in cerca di lavoro.
Con i cittadini di serie B.
Con i piccoli produttori di ricchezza tartassati da un sistema fiscale iniquo e da un sistema creditizio contrario.
Con coloro che non ci stanno a subire ancora.
Questi sono alcuni dei tanti motivi per sostenere e votare il Partito del Sud.
Un voto in libertà per la libertà".
Erasmo Vecchio-Vice Coordinatore nazionale del Partito del Sud.
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