sabato 15 marzo 2008

SVEGLIATEVI BAMBINE!

COME LIBERARSI DI PADRI, NONNI, ZII, COGNATI, VICINI DI CASA E DI BANCO, SCONOSCIUTI E AMICI DI FAMIGLIA CHE ALLUNGANO LE MANI!
- Recensione del libro di Pat Carra e Margherita Giacobino, Ed.Zelig, 1996-
"Svegliatevi bambine" è una favola per adulti che tocca gli aspetti più delittuosi e devastanti dell'umanità. Analizza, sotto una forma letteraria umoristica e sarcastica ed, a volte, volutamente esasperata, condizioni reali di vita quotidiana, situazioni esistenti a prescindere dallo strato sociale di appartenenza dei vari protagonisti e non prive di connivenze, omertà o semplici paure. Dal sottotitolo del libro si comprende già che il tema principale del testo, magistralmente corredato da vignette che integrano la favola, sono le molestie e violenze sessuali operate ai danni delle bambine e dei bambini, ma non si limita a questo: tocca tutti gli aspetti legati ad un problema atavico, ad una cultura ottusa tramandata di generazione in generazione secondo cui l'uomo deve essere la figura portante della famiglia. Una cultura questa solo apparentemente sorpassata, poiché in molte famiglie sia povere che benestanti ancora si tramandano concetti arcaici degni dell'uomo delle caverne, ma ridondantemente riprodotti in tutte le ere che si sono succedute. La favola vede come protagoniste due bambine che vengono catapultate nel mondo degli adulti da un fattaccio di cronaca che riguarda una loro compagna di scuola ed il suo fratellino, oggetto di abusi sessuali da parte del padre (bidello della scuola elementare) e non difesi dalla mamma, dedita ormai da anni all'alcolismo; le due bambine cercando di capire cosa sia successo, come mai ci sia tutto questo mistero intorno all'arresto del bidello, cominciano ad "investigare", a captare i segnali di un mondo adulto che piace loro sempre meno. I due bimbi seviziati vengono dati in affidamento ad una famiglia di ricconi anziché ad una coppia di maestri elementari, la famiglia adottiva risulta essere una tragedia e fa cadere i due bambini "dalla padella alla brace", ma questa volta, con l'aiuto delle due piccole investigatrici, le vittime si ribellano e riescono a risolvere la situazione anche se in modo tragico. Il lieto fine della favola fa intravedere lo spiraglio che si può comunque sempre trovare per emergere da situazioni critiche.L'azzardo letterario di proporre un tema così scottante sebbene attuale è ben riuscito, la violenza degli uomini, dei padri e l'apatia e spesso vigliaccheria di certe donne completano un quadro che agli occhi dei bambini fa apparire il mondo degli adulti come un mondo di pazzi criminali, ma non tutte le persone sono da mettere al rogo, il finale positivo della famiglia ricostruita con personaggi degni di essere considerati persone fa intravedere la possibilità di una vita "normale" se le coscienze e le sensibilità vengono nutrite di giusti principi. Nota stonata in questa favola è la scarsa considerazione che viene data alle casalinghe, vengono dipinte come donnette insulse dedite solo a lustrare pavimenti, a guardare le telenovelas ed a spettegolare in giro poiché completamente prive di principi o di dignità non solo in quanto donne, ma in quanto persone. Si tratta sicuramente di una rappresentazione caricaturale che rende bene nel testo un certo tipo di cultura femminile, magari però un accenno ad una casalinga combattiva e con la testa non ci sarebbe stato male. Altra nota negativa è legata alla ripetuta citazione nel testo delle marche di scarpe da ginnastica Reebok e Nike, che è vero sono quelle che vanno per la maggiore tra i ragazzini e rappresentano una certa condizione giovanile o danno un senso di dinamicità della persona che le indossa, ma sono anche due marche oggetto di campagne di boicottaggio a causa dello sfruttamento di lavoro minorile per la loro produzione. Con ogni probabilità le autrici semplicemente non ne sono al corrente, e utilizzano le scarpe da ginnastica come simbolo positivo di abbigliamento sportivo e non seduttivo. Malgrado qualche limite, questa favola moderna è degna di essere letta e diffusa andando a far parte, ci si augura, di una serie di testi che presentino temi scottanti che tutti conoscono, ma che pochi hanno il coraggio di affrontare.

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