"DIA, questo sconosciuto!
Un agricoltore ieri sera mi ha chiesto: "Dia non è la Direzione Investigativa Antimafia? E che c'entriamo noi?".
Beh ... lasciamo stare!
Ieri alla riunione tenutasi al palazzo dell'ESA di Catania abbiamo ascoltato il collega dott. agr. Francesco Platania, che ci ha esposto tutte le direttive comunitarie che impongono la DIA (Dichiarazione Inizio Attività) in tutte le aziende agricole.
Sono emerse diverse visioni e diversi punti di vista, ma ciò che emerge è che la burocrazia vince su tutto, e come una ruspa passa e spassa sulle teste di tutti: agricoltori e tecnici. E ciò non possiamo combatterlo! (aggiungo purtroppo).
Siccome gli adempimenti burocratici non bastavano, ecco che ci aggiungiamo pure questo!
Personalmente mi sembra un ulteriore adempimento del tutto inutile! Ma è una mio pensiero, e basta.
Dobbiamo farlo per forza? Bene. Allora facciamo in modo di farlo nel modo più semplice e meno dispendioso.
La carta, ah ... quanta ce ne vorrà per 600.000 aziende agricole siciliane?
Faccio il conto: 17 allegati x 7 copie (4 alle ASL, 1 al comune, 1 alla ditta, 1 copia per lo studio) x 600.000= n. 71.400.000 fogli di carta A4. Questo numero va raddoppiato perchè si deve aggiungere la relazione tecnica, la planimetria aziendale, la planimetria catastale, le visure catastali, così il quantitativo di carta necessario è pari a circa 142.800.000 fogli di carta A4, pari a 285.600 risme, equivalenti a € 999.600 per un peso complessivo di Kg. 712.514!!!
Ma gli Uffici reggeranno sotto il peso di tutta questa carta?
Ma gli Uffici avranno dove depositare queste istanze, queste carte?
Ma gli Uffici avranno il personale idoneo per fare i sopralluoghi aziendali? E chi viene in campagna? Un medico? Un infermiere? Un barelliere?
Questi ultimi tre punti sono quelli importanti, il resto ... è pura fantasia.
Dobbiamo risolvere, secondo me, questi tre punti basilari:
la riduzione della produzione cartacea, semplificandone la compilazione, e facendo la trasmissione agli uffici esclusivamente per via telematica;
la certezza di operare in campo con colleghi agronomi, e non con figura professionali inidonee
ridurre i costi per le aziende agricole
Fatto questo ... partiamo pure con la DIA".
5 aprile 2008
Un agricoltore ieri sera mi ha chiesto: "Dia non è la Direzione Investigativa Antimafia? E che c'entriamo noi?".
Beh ... lasciamo stare!
Ieri alla riunione tenutasi al palazzo dell'ESA di Catania abbiamo ascoltato il collega dott. agr. Francesco Platania, che ci ha esposto tutte le direttive comunitarie che impongono la DIA (Dichiarazione Inizio Attività) in tutte le aziende agricole.
Sono emerse diverse visioni e diversi punti di vista, ma ciò che emerge è che la burocrazia vince su tutto, e come una ruspa passa e spassa sulle teste di tutti: agricoltori e tecnici. E ciò non possiamo combatterlo! (aggiungo purtroppo).
Siccome gli adempimenti burocratici non bastavano, ecco che ci aggiungiamo pure questo!
Personalmente mi sembra un ulteriore adempimento del tutto inutile! Ma è una mio pensiero, e basta.
Dobbiamo farlo per forza? Bene. Allora facciamo in modo di farlo nel modo più semplice e meno dispendioso.
La carta, ah ... quanta ce ne vorrà per 600.000 aziende agricole siciliane?
Faccio il conto: 17 allegati x 7 copie (4 alle ASL, 1 al comune, 1 alla ditta, 1 copia per lo studio) x 600.000= n. 71.400.000 fogli di carta A4. Questo numero va raddoppiato perchè si deve aggiungere la relazione tecnica, la planimetria aziendale, la planimetria catastale, le visure catastali, così il quantitativo di carta necessario è pari a circa 142.800.000 fogli di carta A4, pari a 285.600 risme, equivalenti a € 999.600 per un peso complessivo di Kg. 712.514!!!
Ma gli Uffici reggeranno sotto il peso di tutta questa carta?
Ma gli Uffici avranno dove depositare queste istanze, queste carte?
Ma gli Uffici avranno il personale idoneo per fare i sopralluoghi aziendali? E chi viene in campagna? Un medico? Un infermiere? Un barelliere?
Questi ultimi tre punti sono quelli importanti, il resto ... è pura fantasia.
Dobbiamo risolvere, secondo me, questi tre punti basilari:
la riduzione della produzione cartacea, semplificandone la compilazione, e facendo la trasmissione agli uffici esclusivamente per via telematica;
la certezza di operare in campo con colleghi agronomi, e non con figura professionali inidonee
ridurre i costi per le aziende agricole
Fatto questo ... partiamo pure con la DIA".
5 aprile 2008
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