martedì 8 luglio 2008

MEMORIA STORICA,DOVE SEI?

Da:
gioacchino zerbo
A:
oraziovasta@libero.it
Oggetto:
Saluti, volevo dire questo.
Ricevuto il:
07/07/08 21:27
Si deve lavorare per aumentare la coscienza storica.
In questi ultimi giorni ho riflettuto un bel pò a quello che è il nostro rapporto di siciliani con lo Stato italiano, e anche in chiave del rapporto con lo Statuto concesso dopo battaglie in cui persero la vita degl'uomini, ma che comunque per mezzo di loro si ottenerò diritti e doveri scritti in quello Statuto speciale.Da sottolineare e risottolineare, che lo Statuto speciale fù concesso dal Regno D'Italia con cui c'era stata la battaglia del Movimento d'indipendenza e non con la Repubblica Italiana del quale questo diviene legge costituzionale, nella quale l'apparato istituzionale "Corte Costituzionale" giudica le leggi italiane senza dare possibilità d'appello.Nessuno in Sicilia che io sappia (chiedo chi ne abbia conoscenza lo faccia sapere) impugnò quest'articolo della repubblica italiana, cioè quello detto in precendenza che riguarda appunto la superiorità della "Corte Costituzionale dello Stato italiano nel giudicare le sue leggi" e cosi ci ritroviamo soggetti ad avere un rapporto con l'istituzione italiana in questo frengente storico in posizione giuridica difettosa, la quale non dà a mio parere (razionale-scarso di conoscenza del diritto, non sono avvocato) nessuna possibilità di vantaggio dell'Alta Corte. Infatti l'art.30 dello Statuto dà il diritto di appellarsi all'Alta Corte per incostituzionalità di qualche legge italiana antro 30 giorni dalla loro pubblicazione, poi finito il diritto.
Quindi, se il primo Presidente della Regione Siciliana non ha impugnato, davanti all'allora legittimamente esistente "Alta Corte", l'art. 136 della Costituzione Italiana, suggerendo e richiedendo una modifica, ha approvato la forza giuridica di questa sulle leggi dello Statuto Speciale.
Attenzione:Ciò darà un colpo duro a chi vuole l'autonomia della Sicilia, e specie a chi l'indipendenza, almeno questo è quello che mi è successo.
Ma comunque quest'errore che fece il presidente, sia un monito affinche si faccia attenzione.
Se ignoriamo questa parte storica, ribadendo il diritto dell'Alta Corte ad esistere, secondo me si fà un'errore, non più questo diritto, ormai è passato il tempo per reclamare il diritto dell'Alta Corte, anzi mi chiedo perche questa confusione fra chi lo chiede ancora, allontanando la vera riflessione storica che i siciliani devono avere per loro vantaggio.
Comunque non demordete, e non siate impulsivi ma riflessivi, quello è solo un colpo che il diritto italiano della Costituzione dello Stato sullo Statuto.
Il primo Presidente regionale siciliano è ancora vivo ha 103 anni, si chiama Alessi vive a Palermo, non sò dove, chi vuole e lo può fare può andare a chiedere a lui come mai non abbia impugnato quell'art. o il perche non l'abbia fatto, magari resterà sorpreso che qualcuno glielo chieda, ma ciò non lo ritengo possibile.
Un saluto e un augurio
Gesù Cristo fortifichi chi vuole lottare e lotta per la difesa della Verità e della Giustizia.

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