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sabato 2 agosto 2008

LIBERTA'!

Da:
antonio ciano
A:
oraziovasta , retesud , erasmovecchio@virgilio.it
Ricevuto il:
02/08/08 14:16
Il Partito del Sud di Gaeta, il popolo tutto, e in special modo i 5000 sottoscrittori di una petizione a favore di TMO Gaeta, che era stata oscurata il primo aprile da Europa tv, oggi plaudono alla sentenza emanata dal giudice monocratico del tribunale di Gaeta dott. Beniamino Russo, a favore della democrazia, facendo rispettare l'art. 21 della costituzione repubblicana,contro l'arroganza di alcuni dirigenti del ministero delle teelecomunicazioni. TMO Gaeta è stata la prima telestreet italiana, nata il 24 dicembre del 2001 e ha fatto scuola. Oggi operano in Italia centinaia di telestreet e non esiste ancora una legge che ne regoli la portata.L'unica cosa certa è che la legge Mammì non è stata rispettata dai funzionari dei ministeri e le tv commerciali sono tutte abusive. La legge prevede un piano nazionale delle frequenze che non è stato mai redatto, dopodichè potevano essere date le concessioni. In realtà le tv commerciali hanno ricevuto dai funzionari solo delle semplici autorizzazioni, quindi contro legem, perciò dovrebbero tutte essere spente. Invece a Gaeta si è voluto seguire la via della repressione della prima telestreet italiana. Ma la magistratura ha dato ragione a chi ha percorso per prima la strada maestra della democrazia. Telestreet significa trasmettere in coni d'ombra, significa trasmettere in frequenze libere e non assegnate, anche facendo trasferimenti, l'importante è non dare fastidio alle frequenze assegnate. Mai tv commerciale ha reclamato presso la polizia postale di interferenze di TMO Gaeta. Le frequenze sono di proprietà pubblica e non di un qualsiasi dirigente ministeriale pagato da noi; Telestreet significa dare informazione tutto il giorno; telestreet significa dare alla gente tv di qualità, senza pubblicità, senza tornaconti. Su tmo Gaeta sono state fatte decine di tesi di laurea e persino un film dal titolo emblematico "Libertà" girato da una troupe tedesca, e la libertà il giudice di Gaeta dott. Beniamino Russo ci ha restituito. Una sentenza che farà la storia della tv in Italia.

SENTENZA TMO GAETA
Con la presente la Presidenza di TMO Gaeta comunica l'esito della causa civile intrapresa dalla nostra emittente contro la CPS-GTV audiovisivi di Pomezia, depositata dal Giudice Monocratico Dott. Beniamino RUSSO il 30 Luglio u.s. presso la cancelleria del Tribunale di Gaeta."il Giudice Monocratico Dott. Beniamino RUSSO,Visti gli articoli 1168 C.C. - 669 Bis - 703 C.P.C.ORDINAalla G.T.V. audiovisivi s.r.l. di reintegrare immediatamente, pena l'esecuzione forzata, la ricorrente Associazione TELEMONTEORLANDO nel possesso della frequenza televisiva 42 UHF, eliminando ogni opera idonea a creare interferenze con le trasmissioni, da parte di quest'ultima, sul canale medesimo".L'Associazione TeleMonteOrlando ringrazia in primis i propri legali Enrico e Giovanni DURATORRE per aver condotto in maniera superba e con grande professionalità la causa in oggetto, che con la descritta ordinanza si avvia a costituire una pietra miliare nel confuso e lacunoso panorama delle leggi che regolano l'emittenza televisiva nel nostro paese;ringrazia altresì tutti i cittadini che le sono stati vicini sin dal momento in cui la GTV audiovisivi, tramite il segnale di EUROPA TV, ne ha indebitamente interrotto le trasmissioni e ringrazia in particolare tutte le persone che hanno assistito in massa alle udienze del processo;ringrazia i propri Soci per aver sostenuto con atti concreti, anche nelle more del periodo di forzata inattività, l'Associazione, dimostrando spirito di attaccamento alla medesima nell'interesse esclusivo, come sempre, dei cittadini e della Città di Gaeta.TeleMonteOrlando e tutti gli organi incaricati vigileranno con scrupolo a che l'ordinanza del Giudice Russo venga al più presto eseguita dalla GTV audiovisivi di Pomezia, mediante lo SPEGNIMENTO del canale EUROPA TV indebitamente acceso sulla frequenza 42 UHF dell'etere gaetano.
Presidenza TMO Gaeta

venerdì 1 agosto 2008

LIBERO SOCIAL NETWORK

Ciao Orazio Vasta,
il tuo amico Massimo Cuofanoti t'invita a guardare questo blog
di Libero ed ha aggiunto il seguente messaggio:vieni a visitare il mio blog. A presto Staff Libero Social Network---La riscossa del Sud
Credo che sia tempo di far giustizia e di dare un calcio a chi ha seminato la morte tra la nostra gente, a chi ha umiliato il nostro popolo, chi ha mortificato la nostra civiltà e cultura, a chi ha annientato la nostra libertà, a chi ha occupato ingiustamente il nostro Regno e ci ha trattati duramente, da schiavi, opprimendoci e torturandoci.... adesso che stiamo prendendo coscienza della nostra identità storica, è ora di riprenderci la nostra libertà.

http://blog.libero.it

PETIZIONE FINCANTIERI

*********Cantieri Navali visti da Pozzano

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AL SIGNOR SINDACO
di Castellammare di Stabia
On. Salvatore VOZZA
PETIZIONE POPOLARE
Ai sensi degli artt.23 e 24 dello Statuto del Comune di Castellammare di Stabia
Oggetto: Petizione popolare per la realizzazione di una targa commemorativa dedicata a Ferdinando IV di Borbone nei pressi dello stabilimento navale Fincantieri.
Promossa da: Esposito Aniello, Longobardi Nicola, Cesarano Gennaro, Comitati Due Sicilie Sezione di Castellammare di Stabia.
I sottoscritti si rivolgono con la presente petizione popolare, promossa ai sensi degli artt.23 e 24 dello Statuto comunale, al Signor Sindaco del Comune di Castellammare di Stabia, affinché Venga realizzata una targa commemorativa, dedicata a Ferdinando IV di Borbone che nel 1783 fondò i Real Cantieri Navali, da apporre su idonea e visibile struttura nei pressi dell’ingresso principale dello stabilimento navale Fincantieri
.
_____________________ _____________________
Atto firmato alla presenza del funzionario addetto al ritiro
Documento _______________
Intestato a _______________
Indirizzo _________________
Tel. ________________________
Castellammare di Stabia,
N.B.
Le ulteriori firme di adesione possono essere raccolte anche sul retro del presente modulo sotto la responsabilità dei suindicato presentatori
Le firme dei due presentatori devono essere autenticate solo sul primo foglio; non è richiesta la sottoscrizione degli ulteriori fogli;
Il trattamento dei tadi personali avverrà solo per fini istituzionali e nei limiti di legge
Comunicazione prevista dall’art. 10 della Legge 31.12.1996 n° 675 il quale dispone che "l’interessato o la persona presso la quale sono raccolti i dati personali devono essere previamente informati oralmente o per iscritto circa: a) la finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati (…)"
(*) Art. 23 comma 1 "Tutti i cittadini elettori, sia singoli sia associati, hanno facoltà di presentare istanze, petizioni e proposte dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi."
Comma 2 "Il Comune garantisce il loro tempestivo esame, entro 30 giorni lavorativi dalla ricezione in Segreteria, da un'apposita Commissione del Consiglio comunale. La risposta è garantita entro 15 giorni a cura del Sindaco o dell'Assessore competente."
Firma Per: Petizione popolare per la realizzazione di una targa commemorativa dedicata a Ferdinando IV di Borbone nei pressi dello stabilimento navale Fincantieri.

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PER INFORMAZIONI E ADESIONI:



Vi avevamo avvertiti : stanno arrivando! ...

Da:
Natale Cuccurese
A:
oraziovasta@libero.it
Oggetto:
Articolo di Balìa

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Di Andrea Balìa
Appena il 25 Aprile (quindi poco tempo fa, subito dopo il risultato elettorale) scrivemmo delle modeste(come al solito) considerazioni che alcuni siti amici pubblicarono. Il testo del pezzo diceva così : “Aspettando la Lega Nord e l’MpA”.
Si è rivelato, e di certo non ne andiamo fieri, profetico.
Il Centrosinistra era uscito bastonato dal risultato elettorale e diremmo anche prevedibilmente e giustamente. Due anni di rattoppi, indecisioni, equilibrismi politici, il Sud al solito dimenticato, unico obiettivo il risanamento del debito pubblico ma tutto scaricato sulla classe media e con battute infelici ed irritanti, quasi irridenti di incauti ministri come il famoso “bamboccioni” rivolto ai giovani, senza sapere che anche le pillole più amare vanno indorate, ed un minimo di buon senso e di psicologia spicciola è una dote di base non così incredibile per un signore che fa il ministro e chiede sacrifici.
Duri e puri, presentandosi alle elezioni come i nuovi kennedyani italiani pronti a segare tutta la sinistra, fino ad ieri alleata, e regalando alla Lega il voto di protesta irritato della classe operaia sentitasi all’improvviso orfana. Risultato : batosta sonora!
Detto ciò, per rispetto alla verità, detta tutta la delusione per l’incapacità a governare di quella parte, e senza alcuna giustificazione, intravedevamo quello che si prospettava come il fenomeno più significativo e le probabili conseguenze.
Di Berlusconi poco da dire, si sapeva tutto, e non era difficile prevedere che, risentendosi così forte, avrebbe in primis pensato a sé facendosi subito qualche leggina pro domo sua. E così è stato. La Lega Nord invece vinceva con numeri importanti che avrebbe cinicamente sfruttato, e la novità MpA di Lombardo incuriosiva per essere alleata del suo ipotetico controaltare e per, pur se di provenienza non così misteriosa, valutarne il peso e l’azione. Questi due bisognava aspettare al varco, con molti dubbi e qualche fondato timore.
Ed infatti il panorama si va schiarendo ed i fatti si prospettano nella loro sostanza.
Di Lombardo abbiamo parlato fin troppo, ne avevamo intuito i limiti, un peso limitato, l’estrazione democristiana fatta di rapporti e collusioni, e un potere tutto siciliano e non complessivamente meridionalista come sbandierato sui simboli. Fa quel che può, protesta per il programma della prossima riforma federalista, ma al massimo otterrà qualche bastonata in meno per la Sicilia.
Accreditarlo d’essere un traghettatore d’interessi di tutto il Sud c’è sembrato troppo, e poi le sue amicizie, la storia, i Cuffaro, ecc…ecc..scusateci ma ci sembrano troppo, e non crediamo a nuove verginità, ed uno che si tura il naso alleandosi con la Lega non ci appare come la nostra opportunità da non perdere.
La Lega Nord ha subito cavalcato l’onda della riforma federalista, e dopo avere accontentato l’unto del Signore sulle prime leggi, s’è buttata a capofitto contro gli immigrati, i rom ed appunto il federalismo.
Fin qui siamo ancora nel prevedibile, ma una volontà colonizzatrice e d’insegnamento (insopportabile) nei nostri confronti si palesa sempre più. Prima i 1000 volontari del Nord che c’insegneranno a far raccolta dei rifiuti (come se per questa ragione fosse esploso il problema “monnezza” e non per cattiva politica, interessi malavitosi e di un’imprenditoria truffaldina che vede coinvolti i “cummenda” padani), poi i 300 psicologi sempre del Nord che ci aiuteranno a meglio sopportare le sventure, e buon ultima – la ciliegina sulla torta – il prossimo Parlamento del Sud da loro organizzato con 150 figuri leghisti e la presentazione d’una loro lista a Novembre!
Vi avevamo avvertiti : quelli di prima non erano buoni, e non ci sono dubbi e fuor d’ogni rimpianto, ma di questi bisogna aver fondati e seri timori., e stanno arrivando.
Il Centrosinistra non ci considerava, questi invece vogliono ricolonizzarci ed organizzarci ai loro e per i loro interessi.
Da ciò l’accorato appello ai meridionalisti e ai relativi movimenti : sbrighiamoci, uniamoci, smettiamola (se mi è concesso)!
Chi vuole far solo cultura, chi fa il partito ma si scorda di Napoli, chi fa solo i siti, chi solo i giornali, chi vuole andare da solo, chi si scorda la storia, chi crede a Lombardo, chi ecc…ecc…
All’erta BRIGANTI!!!
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mercoledì 23 luglio 2008

Il Gas nel golfo di Venezia è del Popolo Veneto!

Ricevo e pubblico....
Il Gas nel golfo di Venezia è del Popolo Veneto! Galan non faccia lo “zerbino” degli italiani
Per quanto riguarda i ripetuti interventi dell’
ENI e anche di Confindustria in merito all’estrazione di gas nel Golfo di Venezia, la posizione del governatore Galan si rivela assolutamente lacunosa e come spesso gli accade di tipo “zerbinico” nei confronti dell’Italia.Il problema non è solo nelle questioni di sicurezza, che pure risultano delle PRE-condizioni oggettive di fattibilità. Resta infatti troppo forte ancora il ricordo di ripetute e gravi gestioni approssimative e spesso condite da processi di “lubrificazione” nelle valutazioni delle commissioni tecniche delle istituzioni italiane, prima su tutte la ferita ancora aperta della strage del Vajont.Il vero nocciolo del problema sta nella titolarità esclusiva della proprietà della risorsa del gas naturale nel Golfo di Venezia, che non è nelle mani dell’ENI né del Governo italiano.Parliamo pertanto in termini economici, di business, gli unici che lorsignori comprendono.Il Popolo Veneto è per l’appunto l’unico ed esclusivo titolare del gas presente nel Golfo di Venezia.Il Popolo Veneto quindi è l’unico titolato a pronunciarsi sulle modalità di gestione di tale risorsa e a decidere l’eventuale destinazione dei proventi associati, con referendum e per tramite delle proprie istituzioni.Su tale punto, se del caso e se la consueta commissione tecnica accondiscendente darà il via libera all’ENI, il Partito Nazionale Veneto non transige ed organizzerà le opportune azioni giuridiche e soprattutto politiche a tutela del patrimonio e delle risorse venete.
Gianluca Busato
segretario PNV
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LUTTO PER L'AUTONOMISMO ROMAGNOLO-

Ricevo da Bruno Castagnoli del MAR -Movimento per l'Autonomia della Romagna-e pubblico con affetto...
Oggetto:
Comunicazione
Ricevuto il:
22/07/08 10:45
Cesena, 22 luglio 2008
Questa mattina ci ha purtroppo lasciati l'Amico BRUNO BARONI, socio fondatore del nostro Movimento.
Per chi fosse interessato, i funerali si svolgeranno domani, mercoledì 23, con partenza dalla camera mortuaria di Ravenna alle ore 15 ed arrivo al cimitero di Alfonsine, presumibilmente, alle 15,45.
per il M.A.R.
Bruno Castagnoli

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http://www.regioneromagna.org/

lunedì 21 luglio 2008

Il gas del golfo di Venezia è proprietà esclusiva dei Veneti

Ricevo e pubblico...con una nota:in Sicilia conosciamo bene che cosa sia la rapina colonialistica italiana delle nostre risorse naturali. Per esempio,il petrolio!
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Xo łe man dal nostro mar! Il gas del golfo di Venezia è proprietà esclusiva dei Veneti
Leggiamo con stupore che l’ENI per bocca del suo discusso presidente
propone l’estrazione di gas nel Golfo di Venezia.
Sappia Scaroni che quei giacimenti di gas sono di esclusiva proprietà veneta e che sarà esclusivamente il Popolo Veneto a pronunciarsi sull’eventualità di un loro sfruttamento.
Non permetteremo agli italiani di derubarci anche questo, dopo tutto il resto.
Xo łe man dal nostro mar!
Gianluca Busato
Segretario nasional PNV

domenica 20 luglio 2008

Conferenza Stampa Polvere & Imprints Barcellona 2008


Ricevo da claudio arezzo di trifiletti e pubblico...
Sono convinto che il genere umano abbia il potere di raggiungere cio' che egli e il suo destino desiderano raggiungere.
Sono convinto che sia importante divenire, per nascere.
Nascere per me significa divenire cio' per cui si e' nati.Io dipingo impronte per unirle.
Unire impronte e' molto semplice, e come creare un oggetto unendo piu' oggetti.
L'Oggetto sara' unico, e nell'unione rappresentera' la Vera Opera.
I due video sotto linkati rappresentano l'impronta di Barcellona e quella di New York, dal 10 Agosto al 20 Agosto 2008 raccogliero' impronte a Berlino.
Grazie e Buona Visione Claudio Arezzo di Trifiletti.
Conferenza Stampa Polvere & Imprints Barcellona 2008: Venerdi' 25 Luglio ore 10.00, Comune di Acicastello(CT).
Inaugurazione Mostra Polvere e Imprints Barcellona 2008: Domenica 27 Luglio ore 20.00, Castello Normanno di Acicastello (CT).
Mostra aperta al pubblico dal 27 Luglio al 29 Agosto 2008 dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00 .

sabato 19 luglio 2008

FNS:UN CHIARO E NETTO NO ALL'AREA DELLO STRETTO!

Ricevo e pubblico...
FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU - SICILIA INDIPINNENTI
FRONTE NAZIONALE SICILIANO - SICILIA INDIPENDENTE
-Cumitatu Missinisi-
Comunicato Stampa - Press Release
UN CHIARO E NETTO NO ALLA COSIDDETTA AREA DELLO STRETTO
` U Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu - Sicilia Indipinnenti valuta negativamente qualsiasi iniziativa o progetto che volge a favorire, perorare e sostenere la creazione di una presunta AREA DELLO STRETTO.
Del resto è questo un punto di vista che Noi Indipendentisti democratici du F.N.S. sosteniamo apertamente da sempre.
Noi riteniamo infatti che nulla di buono potrà venirne né ai Siciliani né ai Calabresi e segnatamente ai Messinesi e ai Reggini.
Dunque un iniziativa come quella ultima promossa dalle Camere di Commercio di Messina e Reggio della Calabria con la firma di un Protocollo d´intesa per lo sviluppo economico nell´ottica di questa area non può vederci né favorevoli né transigenti.
Consideriamo, quindi, un grave errore di prospettiva impegnare le due Camere di Commercio in una simile visione.
Se infatti ci si ferma a RIFLETTERE ci si può accorgere facilmente che il "Protocollo" siglato tra i due enti in sé non ha, lo diciamo con rispetto, reali concreti motivi economici, culturali e sociali.
Se davvero si dovesse dare il via all´ipotesi di una AREA DELLO STRETTO si tratterebbe , in concreto, di creare una sorta di nuova Regione, ibrida e ibridata.
Tutto ciò significherebbe la moltiplicazione dei costi e delle spese senza che alcun reale vantaggio, immediato e di prospettiva, sia all´orizzonte per i Siciliani di Messina e i Calabresi di Reggio.
E allora?
Noi Indipendentisti democratici du Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu - Sicilia Indipinnenti crediamo che le due Camere di Commercio debbano invece di pensare a ciò o ad ancora più fumose unioni interregionali delle Camere di Commercio ad impegnarsi a realizzare sempre più o meglio le reciproche vocazioni economiche delle loro Città e/o comprensori.
Vocazioni che sono reciprocamente contestualizzate per Messina in Sicilia e per Reggio in Calabria.
Il resto, pemetteteci di dirlo, è solo una fumosa fuga dalla responsabilità.
Ed altresì parte di una strategia che non fa gli interessi dei nostri due Popoli.
Internet:
www.fns.it /

venerdì 18 luglio 2008

L'ITALIA AFFONDA NEL TANGENTISMO POLITICO E IL GOVERNO ITALIANO CRIMINALIZZA I LAVORATORI STATALI...

Ricevo e pubblico con tantissssssima SOLIDARIETA' questa lettera inviata al ministro italiano Brunetta....
Gentile Ministro,perdoni se ho l’ardire di rivolgermi a Lei in questo momento così impegnativo per il governo in preda ad un parossismo decisionale che possa consegnarlo alla storia come merita, Le chiedo solo di leggere questa lettera che non sottrarrà più di cinque minuti al Suo indice di produttività. Le racconto in breve la mia storia: sono una dipendente di un istituto di previdenza da più di dieci anni in servizio effettivo, mamma di due bambine e vivo in una città del profondo Sud. Appartengo anch’io a quella schiera di impiegati da Lei etichettati “fannulloni” non perché intendesse offenderci, questo lo capisco bene, ma semplicemente per fare capire in maniera immediata quale era il problema (un po’ come dire se io ripetessi in questa sede quel che di Berlusconi ha detto Di Pietro, anche in quel caso non per offendere, questo è ovvio, ma per far capire dove sta il problema). Signor Ministro le scrivo per raccontarle, attraverso la mia vicenda, quella di milioni di altre mamme-impiegate affinché Lei, che per altri versi è così sensibile ai problemi della gente si renda conto della realtà in cui viviamo noi “fannulloni” (perdoni l’abuso del termine, il fine è sempre quello della comprensione). Io, come altre mie colleghe, da brava fannullona, mi alzo ogni mattina alla ore 6 a.m. e dopo aver fatto colazione e aver preparato le mie bambine di 4 e 6 anni esco di casa con le suddette bambine entro le 7.00, perché vede, io abito fuori città e per arrivare al lavoro devo uscire di casa molto presto. Dopo aver timbrato, solitamente alle 7.30, comincio la mia giornata lavorativa: il mio lavoro è ripetitivo ma l’utilità sociale che è insita nel predisporre le pensioni per chi (beato lui) ha maturato i requisiti e fare in modo che ne possa godere senza ritardi, pensi lei mi fa sentire utile. Da brava fannullona sforno decreti di pensione a tutto spiano affinché non debba sentire nessuno venir da me a dire “e iu comu mangiu”, affinché a fine mese possa percepire il mio stipendio pensando di essermelo più che guadagnato. Negli anni la sede in cui lavoro si è svuotata di personale che è andato in pensione e non è stato sostituito da nessuno, pertanto più e più volte ho visto il mio carico di lavoro aumentare, ma a fronte dell’acquisizione di nuove e complesse competenze mi si continua a dire che siamo in esubero, che bisogna ridurre l’organico e lavorare di più: ma com’è possibile? Me lo chiedo ma nessuno mi risponde. Intanto l’arretrato avanza e quando qualcuno di noi comunica che presto andrà in pensione tutti ci guardiamo in faccia e ci chiediamo di quanto la redistribuzione del lavoro che consegue a ciascun pensionamento inciderà sul nostro carico di lavoro. E poi nessuno si spiega perché mai ci sia tanto arretrato, sarà che la matematica è un’opinione. Malgrado tutte le suddette difficoltà continuo a lavorare con quel senso del dovere che mi ha trasmesso mio padre e dal quale non posso prescindere. Pensi lei, signor Ministro, ogni giorno mi illudo di aver lavorato bene, e nel mio piccolo, di essere stata utile a qualcuno compiendo il mio dovere con la serietà e la professionalità che negli anni ho acquisito. Questo mi consente di guardarmi allo specchio ogni mattina e di non vergognarmi di essere un impiegato pubblico, come lei ha di recente sostenuto che molti di noi fanno, ma anzi di essere orgogliosa. Ma ultimamente qualcosa è cambiato, sa Signor Ministro, comincio a sentirmi demotivata: a che serve che io lavori così tanto se poi comunque di me si dirà sempre che appartengo alla schiera dei “fannulloni”?: la tentazione di incrociare la braccia è forte, molto forte. L’opinione pubblica, adeguatamente manipolata da una campagna mediatica diffamatoria e parziale, non è con me, ma contro di me, e non è facile far capire alla gente. Quel che è facile, invece, è cavalcare l’onda del malcontento della gente e indirizzare la folla a puntare contro il “mostro” di turno, pubblico impiegato o rom o sinti che sia. Puntare sul malcontento porta sempre tanto consenso, questa non è una novità, è facile, infatti, dire che le cose non funzionano, su questo siamo tutti d’accordo e pronti a battere le mani, ma, ahimè, non è riducendo i salari che si rende più efficiente la PA (altrimenti lo avrebbero già fatto da tempo), né privatizzando quelli che oggi sono dei servizi che nascono da diritti per i quali si è a lungo lottato, così come non è riducendo la retribuzione di chi si ammala (non occorre che io Lei ricordi, con gli adeguati scongiuri, quanto sia diffuso il cancro) che disincentiviamo l’assenteismo ma è piuttosto intensificando i controlli che facilmente si distinguerà il “falso” malato da quello vero, perché purtroppo, nessuno sceglie di ammalarsi e non è giusto accanirsi con chi già non ha abbastanza soldi per curarsi. Tutto questo lede la dignità del malato, del pubblico impiegato, attualmente indicato a “dito”, ma soprattutto lede la dignità della persona in quanto tale. Le dirò signor Ministro, anziché carnefice come impiegato pubblico e vittima come cittadino, oggi mi sento più volte vittima: come cittadina, come lavoratrice, come mamma, come italiana. Però, quel che è giusto è giusto, bisogna riconoscere che questo governo ha alleggerito la pressione fiscale, si, infatti, sappiamo tutti cosa ha fatto: ha tolto l’ICI. Certo, nel mio caso, sarebbe stato meglio che anziché togliere l’ICI avesse evitato di toccare il mio salario. Infatti, io di ICI, io, che non ho una villa ma solo una casa di prima abitazione in un comune in periferia (con il mio stipendio, infatti, non potrò mai permettermi una casa in centro: è già tanto se mi riesce di finire di pagare questa) e dunque ho sempre usufruito di sgravi, non ho mai pagato più di € 60 euro all’anno. Grazie signor Ministro: quest’anno sul mio bilancio, a fronte di sessanta euro di risparmio fiscale avrò qualcosa come 5.000 euro di meno sull’importo di stipendio annuo. Non Le dico come sono contenta! Adesso Lei si chiederà perché non sono contenta, e perché mai sulla mia fronte si sia disegnata quella ruga, mah non so, sarà che i fannulloni di oggi sono un po’ più complicati di quelli del passato. L’autunno si preannuncia caldo ma pieno di nembi all’orizzonte, la lotta sarà dura ma, Le dirò, Signor Ministro, non demorderò facilmente se non altro perché mia figlia, interrogata sulla professione della madre, non abbia da vergognarsi a dire che è un’impiegata pubblica e non si debba vergognare una seconda volta a dire che in famiglia non si arriva alla fine del mese anche perché, in previsione del futuro, sto cercando di spiegarle che povertà non è vergogna ma, invece, corruzione, tangenti, peculato, immoralità (tutti termini che la classe politica ben conosce) queste sì che sono vergogne.
Fannullona INPDAP Catania

giovedì 17 luglio 2008

Il Veneto se ne va e l´Italia lo sa...


Ricevo e pubblico...

Di solito, le strade pattugliate dai militari le guardiamo in televisione, o nei libri di storia. In entrambi i casi, si tratta dell´azione di dittature, le molte che ancora piagano il mondo, le numerosissime ormai relegate in quel che - per fortuna - è passato remoto o prossimo.

L´invio di truppe - cento soldati, un terzo degli Spartani di Leonida, il numero degli avversari di uno dei primi albi di Tex Willer - da parte dello Stato italiano nelle strade di Padova, a partire da Agosto ("Agosto, dignità mia non ti conosco", per parafrasare il celebre titolo di un romanzo fortunato e datato) è un chiaro segno per il Veneto.

Non si tratta certo di garantire maggiore "sicurezza", l´ordine pubblico è uno dei vessilli più agitati ma meno risolti dei grandi stati europei in declino rapidissimo, si tratta invece, chiaramente, di mostrare la mano di ferro, in guanto di ferro ( i denari per i velluti certo non ci sono più, nelle italiche casse ) ai poveri veneti.

Qual è la loro colpa?

Sono munti e rimunti tanto da essere un poco smunti, ormai, insieme a Lombardi, Emiliani, e pochi altri, mantengono una colossale macchina inutile, che senza di loro andrebbe a pezzi.

Come premio, si vedono inviati i soldati come se Padova fosse la nuova Nassirya, la nuova frontiera del Male.

Il disprezzo che l´Italia come stato ha per il Veneto e la Venetia è immane, non lo ha attenuato certo il contentino di render ministro qualche veneto, anzi. Il potere centrale magari poi manda Benigni a nitrire in Veneto, per mostrare che "ci vogliono bene", e qualcuno perfino plaude e applaude.

La verità è un´altra.

E´ ormai ben chiaro allo Stato centrale italico che vi sono in Veneto, e non solo in Veneto, forti, anche se disorganiche e disunite, tendenze centrifughe, che sono fatte proprie da tutte le forze politiche, questa volta. Come a dire: rendiamoci per intanto autonomi, o addirittura, che bello, indipendenti, e poi, all´interno della Venetia libera e sovrana, ritorneremo a confrontarci sul serio, su idee e programmi, liberisti contro statalisti, comunisti (se ce ne sono ancora) contro centro-destristi.

Insomma, è questo quello che teme il governo neonato e già in sfacelo, alle prese con promesse che i numeri, prima che la storia (recente) dicono non mantenibili, ad esempio il "federalismo fiscale".

Intanto l´Italia decade inesorabilmente, e il Veneto la segue a ruota. Presto perfino i greci avranno un reddito pro-capite superiore al nostro, e ci troveremo a competere con montenegrini e slovacchi, con estoni e lituani. Per fare capire che non possiamo scendere dalla barca Italia che si inabissa, purtroppo neanche la Nazionale di Calcio, questa nuova divinità laica, ci ha dato la gioia di arrivare a fine mese senza più soldi per mangiare ma Campioni d´Europa (di miseria?) lo Stato manda l´esercito.

Faranno di Piazza delle Erbe la nuova Tien An Men?

Ma quali saranno i loro nemici?

Spareranno agli spacciatori ma scusandosi per aver sbagliato mira colpiranno i capi dei movimenti indipendentistici, autonomistici, localistici, etc.?

Di chi hanno veramente paura?

Forse è giunto il momento di guardare in faccia la realtà: la povertà si trasforma pian piano in miseria, anche di idee. Ma l´unica strada praticabile, l´indipendenza del Veneto, viene messa altrettanto lentamente, ma inesorabilmente, a fuoco, da tutte o quasi le "tradizionali" forze politiche.

Di questo, i poteri centrali hanno enorme paura.

E mandano le forze armate.

Perché la ragione di stato, alla fine, sono sempre le ragioni delle armi. Purtroppo.
Paolo Bernardini


presidente nasional

Partito Nasional Veneto


Campionati Nazionali centro sud Libertas

COMUNICATO STAMPA
Indetta dal Centro Nazionale Libertas ed organizzata dal ACD Europea, si svolgerà a Caltagirone , il 20.07.08, una manifestazione ciclistica denominata " Campionati Nazionali centro sud Libertas", riservata alle categorie esordienti ed allievi.La manifestazione avrà inizio alle ore 16.30 con partenza ed arrivo in Viale Mario Milazzo.Saranno presenti ciclisti provenienti da tutto il centro sud italia.Afferma soddisfatto Nunzio Uccellatore: " dopo tanti anni il ciclismo ritorna a Caltagirone, grazie alla volontà della Libertas Nazionale".
Il Presidente Provinciale FCI
Dott.Nunzio Uccellatore

mercoledì 16 luglio 2008

Lutto per Bronislaw Geremek

Polonia: morto Bronislaw Geremek
Europarlamentare, ex ministro esteri e leader Solidarnosc
(ANSA) - VARSAVIA, 13 LUG - Bronislaw Geremek , europarlamentare ed ex ministro degli Esteri polacco, e' morto in un incidente stradale nei pressi di Poznan. Jeremek, 76 anni, era dei capi storici del movimento Solidarnosc. Secondo le prime informazioni, era al volante della sua Mercedes ed era solo. La sua auto sarebbe finita nella carreggiata opposta di una superstrada ed avrebbe avuto un impatto frontale con una Fiat Ducato, nei pressi di Lubien, non lontano da Poznan
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*********************
Ricevo e pubblico...
VENETO SERENISSIMO GOVERNO
Ufficio di Presidenza

Lutto per Bronislaw Geremek

Apprendiamo la tragica fine del patriota polacco Bronislaw Geremek.
Questa è una grave perdita, non solo per la democrazia polacca, ma per tutti coloro che sono impegnati sul campo della libertà contro la dittatura. Ai tempi della lotta contro il potere oppressivo del Patto di Varsavia Bronislaw Geremek ha dato dignità politica ed intellettuale a tutto il movimento di Solidarnosc ed è stato un faro per i Popoli oppressi dal socialimperialismo.
Il Veneto Serenissimo Governo abbruna le sue bandiere ed esprime l’alto senso del proprio cordoglio.
Esprimo anche il mio personale dolore, avendo avuto modo di conoscere questo fine e profondo intellettuale e Patriota Polacco.
Venezia, 14 luglio ’08
Per il Veneto Serenissimo Governo
Il Vicepresidente Vicario Plenipotenziario
Valerio Serraglia

lunedì 14 luglio 2008

TRECASTAGNI(CT):la relazione del Difensore civico uscente...

Ricevo dall'avvocato Cirino Biondi,stimatissimo amico,Difensore civico uscente di Trecastagni e pubblico...
Caro Orazio, Scusa se ti scrivo in ritardo al Tuo messagio sulla mia attività svolta di difensore civico.Il sottoscrittio durante i due anni dell'incarico affidatogli è stato, come Tu puoi constatare a di disposizione di tutti i cittadini. Infatti tutti i giorni stabiliti per il ricevimento al pubblico sono stasto presente e nel mio ufficio sono passati tantissimi utenti. Siolo che la maggior parte degli utenti si sono rivolti a me per consigli di carattere strettamente legale e pochi sono stati i casi di natura pubblica di compretenza del difensore civico. Così come sono stato sempre presente a tutti gli incontri tenutosi con gli altri difensori civici e come riportato dalla stampa ( incontro con il Signor Prefetto di Catania, con il Presidente della Regione, con il Presidente della Provincia e con tutti i vari difensori civici siciliani, nazionali ed esteri). Ti allego, così come da intesa, la relazione che ho depositato al Comune per la mia attività.Cirino-
Al Consiglio Comunale del Comune di Trecasatagni
RELAZIONE DELL’ATTIVITA SVOLTA DAL DIFENSORE CIVICO
DAL MESE DI FEBBRAIO 2006 AL MESE DI GIUGNO 2008
In ossequio Art.83 dello Statuto Comunale con cui è stato istituito l’ufficio del Difensore civico. Il Consiglio Comunale in data 18 gennaio 2006 ha eletto il primo difensore civico del Comune nella persona dell’Avv. Cirino Biondi con voti n.14 su 14 presenti. Esperito successivamente il Giuramento innanzi al consiglio comunale alla seduta consiliare del 7 febbraio 2006 difatto è iniziata l’attività del difensore civico.
L’ufficio del difensore è stato ubicato nel palazzo comunale sito in Piazza Marconi, primo piano, con ricevimento al pubblico tutti i venerdì dalle ore 10,00 alle 12,30.
Le funzioni svolte del difensore civico sono state indicate nell’ art. 83 dello Statuto Comunale;"Il Difensore civico svolge il ruolo di garante, non è sottoposto ad alcuna forma di dipendenza gerarchica o funzionale ed interviene, su richiesta di cittadini singoli o associati o di propria iniziativa, per accertare che i procedimenti amministrativi abbiano regolare corso e che i provvedimenti siano correttamente e tempestivamente emanati, segnalando abusi, disfunzioni, carenze e ritardi della azione amministrativa.
I cittadini portatori di interessi pubblici o privati, nonché portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, possono richiedere l’intervento del Difensore civico dopo avere esperito senza alcun risultato gli altri strumenti di partecipazione popolare previsti dallo Statuto."L’ufficio del difensore civico ha registrato un afflusso costante di cittadini, i quali si sono rivolti a questo ufficio con la speranza di ricevere delle spiegazioni e dei chiarimenti anche a situazioni che eccedono la competenza ed i poteri del difensore civico.
Le questioni più interessanti sottoposte al difensore civico in questo biennio sono state:
- problemi con il servizio di erogazione dell’acqua;
- chiarimenti in ordine ad elevazione di contravvenzioni;
- chiarimenti in ordine all’aumento della tassa comunale sui rifiuti solidi urbani; - lamentele relative ai disservizi dell’Uffico Postale, con particolare rilievo alla consegna della posta a domicilio;
- carenza di segnaletica stradale;
- consigli sull’iter di uno sfratto per morosità;
- richiesta di un stallo per portatore di handicap in Via F.Crispi;
- otre a tante richieste di pareri strettamente legali di diritto privato.
L’ufficio del Difensore Civico ha esaminato le varie richieste pervenute in codesto ufficio e ha cercato di inquadrare il problema e di dare ai cittadini delle risposte chiare ed esaustive nei limiti dei propri poteri..
Segnatamente per i problemi con i disservizi idrici si è cercato di affrontare il problema e di risolverlo direttamente con la società (Acoset) che gestisce su questo territorio la distribuzione dell’acqua.
Per quel che attiene, invece, alle numerose lamentele riguardanti l’aumento della TARSU l’ufficio si è potuto solo limitare a verificare i criteri ed i parametri con i quali sono state applicate tale maggiorazioni, non avendo sul punto altre competenze.
Per quel che attiene alla segnalazione di carenza di segnaletica stradale, sì è avuto un riscontro positivo da parte dell’Ufficio competente e tale segnaletica è stata potenziata.
Anche per le altre segnalazioni si è cercato di dare una soluzione sempre nei limiti della propria competenza.
Si sottolinea che tanti cittadini si sono rivolti a codesto ufficio per evidenziare e segnalare le crescenti diffcoltà dei cittadini, in particolar modo con più figli a carico, a far fronte alle spese derivanti dalle utenze domestiche e dei trasporti e la necessità di questi cittadini asd ottenere uin contributo economico da parte dell’Amministrazione Comunale.
Lo Scrivente che essendo originario di questo Comune , ha spesso una conoscenza diretta dei cittadini, ha sempre puntato sulla chiarezza e sull’immediatezza per inquadrare le questioni mano a mano gli venivano sottoposte, intervenendo quando è stato possibile per porre in contatto diretto il cittadino con i funzionari comunali
Ritengo che questo modo di lavorare a mio avviso è utile, oltre che per far chiarezza sui diritti dei cittadini, per accrescere la fiducia dell’utente nei confronti della cosa pubblica.
Ho trovato utilissimo in questi due anni di attività gli incontri che si sono svolti con gli altri difensori civici, in quanto con la conoscenza ed il confronto con i colleghi si è potuto meglio inquadrare questa figura e capire come risolvere i tanti problemi che i cittadini ci rivologono.
A conclusione del mio mandato intendo ringraziare sia i membri dell’Amministraziuone Comunale che i vari Capi Settori del Comune , per la cortesia e la comprensione adottata nei miei confronti.Comune per la mia attività.
Avv.Cirino Biondi

GAETA, dal 21 LUGLIO,RASSEGNA CHITARRISTICA INTERNAZIONALE

Ricevo e pubblico... CLICCARE SULL'IMMAGINE PER INGRANDIRE...

EUROPA,LE LINGUE "MINORITARIE"...

Ricevo e pubblico...

CAPO D'ORLANDO(ME):PD e GARIBALDI? NO,GRAZIE!

Ricevo e pubblico con la massima condivisione!
FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU - SICILIA INDIPINNENTI
FRONTE NAZIONALE SICILIANO - SICILIA INDIPENDENTE
-Cumitatu Missinisi-
Comunicato Stampa – Press Release
SI SENTIVA DAVVERO LA NECESSITA’ DEL NO DEL PD PALADINO ALLA REINTITOLAZIONE DELLA PIAZZA ANTISTANTE LA STAZIONE ?
‘U Cumitatu Missinisi du Frunti Nazziunali Sicilianu – Sicilia Indipinnenti valuta come un oggettivo arretramento la presa di posizione tattica del PD di Capo d’Orlando che ha espresso la sua contrarietà alla decisione di reintitolare la piazza antistante la stazione ferroviaria ( precedentemente denominata, senza entusiasmo alcuno, piazza Garibaldi) Piazza IV luglio.
Ciò che ci meraviglia non solo e tanto è il NO, della dirigenza del PD cittadino, alla decisione maturata dal Sindaco Sindoni e dalla sua Giunta, quanto anche le motivazioni addotte e riportate dagli organi di stampa.
Leggere infatti che l’iniziativa oltraggia “l’amato eroe del risorgimento italiano” è a nostro avviso un oggettivo arretramento politico e culturale che danneggia un’intera area politica e culturale che in passato è stata conosciuta per essere apertamente schierata a favore della ricerca del nuovo e del giusto.
Si tratta di una presa di posizione frutto di un clima trasversale che testimonia un montante conservatorismo neo-centralista che coinvolge anche ampi settori della dirigenza del cosiddetto frangente progressista? Speriamo di no.
questa presa di posizione del PD ci sembra successiva e conseguente a tutta una serie di reazioni- alcune comprensibili altre no - volte a impedire, nei fatti, qualsivoglia cambiamento o anche solo riflessione sul nostro passato temendo che questa possa essere foriera anche di scelte nuove per il presente e soprattutto per il futuro.
E’ proprio necessario farsi coinvolgere dai cattivi esempi?
Apprezzamento e solidarietà dunque al Sindaco Sindoni laddove con la sua iniziativa ha contribuito a sollevare la coltre di silenzio che il conformismo e l’ufficialità stantia pensavano di aver calato sulla Storia e sulla Memoria Identitaria dei Paladini e del Popolo Siciliano tutto.
L’accusa poi “ di non aver coinvolto né i cittadini né il Consiglio Comunale” mossa da taluni, fortunatamente sparuti, è ingenerosa e si aggrappa al “formale” e non al “sostanziale“, dimenticano che questa è spesso la scusa di chi nulla vuol fare e far fare.
Noi siamo certi che i Paladini, come tutto il Popolo Siciliano non abbiano paura della loro storia né della verità.
In questa convinzione siamo certi che Essi saranno in prima linea nel difendere questo atto di coraggio civile e di recupero della cultura.
Adesso che il processo è avviato, comunque, auspichiamo che il Sindaco Sindoni e la sua Giunta abbiano tutto l’interesse a coinvolgere sempre più e meglio l’intera Comunità di Capo d’Orlando, Città Siciliana che ha tutto da guadagnare e nulla da perdere dal pieno recupero della propria Memoria.

CUMITATU MISSINISI
fnsme@yahoo.it


POLVERE & IMPRINTS BARCELLONA 2008

Ricevo dall'amico Claudio Arezzo di Trifiletti(nella foto,con il sindaco di Acicastello,presso "Casa Sicilia" di New York) e pubblico con tantisssssssimo piacere..POLVERE & IMPRINTS BARCELLONA 2008.
Mostra d'arte di Claudio Arezzo di Trifiletti.
Dal 27 Luglio al 29 Agosto 2008.Castello Normanno di Acicastello (CT).
Orari Mostra:09,00- 13,00 / 16,00- 20,00.
Mentre posavo una sfera di cristallo proveniente da San Giovanni Rotondo dentro la vasca delle Ninfee, da cui nutro le piante che mi accompagnano nelle preghiere della notte, riflettevo che le azioni presenti sono i semi del nostro avvenire, e che a volte modifichiamo il nostro destino con delle azioni di cui non siamo consapevoli, e che sono il risultato del nostro pensiero. Dopo l'esperienza Imprints di New York, dalla quale sono nate decine di opere, questa e' la volta di Barcellona. Ho in questo modo completato Polvere, una serie di installazioni che mettono in discussione i tempi odierni, e al ritorno dalla Spagna ho intelaiato i teli che hanno coperto le undici vie che ho scelto. Da Via Laietana, passando per la Cattedrale, alla Rambla, fino ad arrivare alla Barceloneta all'uscita della metro di K.Doctor Aiguader, milioni di persone di tutto il mondo hanno contribuito con il loro semplice passaggio sopra delle tele alla realizzazione di Imprints Barcellona 2008 "Un corpo in movimento contiene vita, la testimonianza la si ottiene vedendo le tracce dei suoi movimenti, le sue impronte". Al rientro dal viaggio ho dipinto Barcellona, rappresentando non quello che si vede, ma quello che ho sentito attraverso l'impronta complessiva di tutti coloro che sono passati sopra le tele, custodendo cosi' l'essenza e il mistero di Barcellona. A volte mi sono trovato senza orientamento, e solo in quelle occasioni ignoravo le indicazioni del mio percorso, e mi imponevo le mie regole per visitare scenari sterili. Il 18 Gennaio 2008, ho diviso una mia tela in 140 parti, inviandola accompagnata da un pensiero di Pace a tutti gli Ambasciatori Italiani nel mondo. 138 Ambasciatori Italiani dall'Afghanistan fino al Zimbawe hanno cosi'ricevuo il mio personale invito per la presentazione della Mostra Polvere & Imprints Barcellona che si terra'il 27 Luglio 2008 ore 20:00al Castello Normanno di Acicastello. Con un frammento dell'Opera soprannominata il Caos ho voluto veicolare un messaggio di Unione nel Mondo, l'opera, della misura di 153cm. per 69,5ml, era a sua volta un frammento di una tela calpestata da piu' di 13000 persone in occasione dell'esposizione Imprints New York 2007 presso il Castello Normanno di Acicastello. CONFERENZA STAMPA: Venerdi 25 Luglio ore 10.00 Comune di Acicastello (CT). INAUGURAZIONE MOSTRA: Domenica 27 Luglio ore 20.00 Castello Normanno di Acicastello (CT).

INDEPENDENSA!

Ricevo e pubblico...