sabato 4 ottobre 2008

Catania:in un altro paese dimissioni e manette non sarebbero tardate.

Scapagnini
Dal vicesegreterio del Mis-Movimento per l'Indipendenza della Sicilia... Roman Clarke...ricevo e pubblico...
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...Ma che dire di quanti, appartenenti alla stessa maggioranza, vogliono "rifarsi una verginità" addossando tutto su Scapagnini?

Che dire dell'ex assessore al bilancio, attualmente indagato, per il quale hanno inscenato ad arte la pantomima del "rifiuto della poltrona" (la stessa sedendo sulla quale ha affossato Catania), per poi vedersi attribuire addirittura la guida della FCE?
E il Sindaco Sen.Stancanelli, che dall'eventuale dichiarazione di dissesto non avrebbe patito né politicamente né personalmente non essendo nemmeno residente a Catania (ma nella natìa Regalbuto), come pensa di restituire alla città la vitalità perduta?
Riaprirà in prima persona i negozi chiusi grazie agli ipermercati e adesso diventati dozzinali magazzini cinesi?
Per non parlare dell'attuale presidente della Regione Siciliana...non riesco come faccia a professare sul tema la propria innocenza...come se di quella maggioranza lui e l'MPA non fossero non solo parte, ma i principali artefici... In un altro paese dimissioni e manette non sarebbero tardate.
Ma adesso siamo in Italia.
Ma un giorno, spero presto, saremo nuovamente in Sicilia, terra che fu Stato indipendente per sette secoli.

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