La Redazione de www.ildito.it/
Moltissime parcelle di avvocati per cause di lavoro, sentenze che condannano il Comune a pagare somme ai ricorrenti a vario titolo, ma anche 1 milione 250 mila euro per l’organizzazione del Prix Italia nel 2004, spese di piccola entità per l’ospitalità di delegazioni straniere (una dal New Jersey, una nigeriana, un’altra cinese).
E ancora contributi per festeggiamenti religiosi, congressi e seminari. Ecco un primo elenco dei debiti fuori bilancio del Comune, “eterna” spina nel fianco di chi tenta di certificare l’esatto ammontare del buco nei conti del Comune. Un folto elenco di debiti censiti, inviato dall’Ufficio Consiglio alla Ragioneria generale per avere contezza che l’elenco dei debiti fuori bilancio da riconoscere sia questo e non ci siano altre poste. Una lunga lista (allegata alla nota prot. N 155883 del 7 agosto scorso) che prende le mosse dal 2005 per arrivare al 30 giugno 2008, data dell’ultima annotazione.
In questo documento in nostro possesso per moltissime voci mancano le cifre e alla fine non c’è il computo globale dell’ammontare.
Però è un buon punto di partenza per guardare da vicino nelle maglie di questi “famigerati” debiti fuori bilancio, che non sono una cosa “illegittima” di per sé, ma sono spese che non nascono dalla normale gestione del bilancio. Da alcuni sono definiti le “spese occulte negli enti locali” (dove occulte sta per non previste e dunque da riconoscere successivamente a condizione che esistano determinati elementi). La Corte dei Conti, lo scorso giugno scriveva: "continua a crescere l’ammontare dei debiti fuori bilancio del Comune. Infatti a fronte di debiti già verificati, all’atto dell’insediamento del Commissario straordinario, pari a circa 80 milioni di euro, ancora da ripianare, esistono debiti di cui la Ragioneria generale non è tuttora a conoscenza e per i quali è in corso una verifica".
Guardando a fondo in questo elenco, tra i debiti rilevati, si scopre il contributo di 5 mila euro per i festeggiamenti della Madonna delle Grazie a Cibali, o la compartecipazione alle spese del congresso della Società italiana di neurologia pediatrica dell’ottobre 2004 (3 mila euro), o ancora la spesa per l’organizzazione di un seminario su “Armonizzazione vita privata-lavoro (1.483 euro), o il contributo per il convegno sulla tutela internazionale dei beni culturali nei conflitti armati: nuove tendenze nel 50esimo anniversario della convenzione dell’Aia” (2 mila e 800 euro).
Più corposo l’importo (55 mila euro) relativo a pagine pubblicitarie per eventi vari dovuto alla Publikompass o la liquidazione alla CONSAP (servizi assicurativi pubblici) di 28 mila euro a seguito di sentenza del Tribunale di Catania.
Ancora: 4 800 euro per l’acquisto di una scultura raffigurante il simbolo della città di Catania, risalente al 2006.
Ci sono anche i 58 mila euro dovuti alla Sogea (2007) in seguito a ricorso per esecuzione di giudicato; gli straordinari agli autisti di rappresentanza per vari anni (ma non sono descritti gli importi).
Anche verso il Teatro Massimo Bellini c’è un debito di 16 mila e 500 euro a seguito di fatture emesse nei confronti dell’assessorato Cultura.
Cifre ben maggiori sono iscritte invece a favore di società che effettuano la custodia veicoli: 45 mila per la Soccorso Etna Snc, 305 mila per la Soccorso Stradale San Salvatore Srl, 30 mila per Parking. Persino 158 mila euro dovuti alla Sidra per espurgo pozzi neri.
E poi, 108 mila euro alla Multiservizi per servizi di manutenzione aree a verde eseguiti a dicembre 2004, gettoni di presenza per la Commissione edilizia comunale per gli anni 2004 e 2006, 8 mila euro alla Salvatore Messina Srl per la pulitura pareti di via Crociferi a supporto della casa di produzione Tevere Film per le riprese del “Bell’Antonio”; un lungo elenco di voci provenienti dai servizi socio sanitari: la custodia e il mantenimento di gatti e cani randagi, l’assistenza domiciliare a favore di anziani, ricovero indigenti e ricovero minori sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Insomma un lungo elenco di 12 pagine, che potrebbe non essere quello definitivo.
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