Anzi,da dove ci hanno attaccatti,con uno stramaledetto virus,con cui intendevono distruggere il nostro blog. Grazie a Orazio,questo blog, qualche "misura" l'ha presa,e,se non fosse stata per una mia disattenzione nel disattivare l'ingresso del virus,a quest'ora non saremmo qui a parlare di ciò. Comunque,come ha postato ieri Orazio, i BASTARDI NON SONO PASSATI!
NUAUTRI,Semu di novo cca!
Federica, del "Comitato A Rarika".
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AVVISO A TUTTI GLI AMICI DEI BLOGS:
Attenzione,il VIRUS che ha attaccato il nostro blog ha queste caratteristiche: agisce esclusivamente attraverso i COMMENTI ai post e -non potrebbe fare altrimenti-come UTENTE ANONIMO, ed è associato alla frase iniziale "COME NEOBORBONICO". Ora,non intendiamo con questa segnalazione criminalizzare nessuno. Ma,oggettivamente,c'è un virus che si presenta così. Il nostro consiglio è quello di NON ACCETTARE COMMENTI ANONIMI.
Francesco Scavo del "Comitato A Rarika"
Posto da "La Stampa.it" di oggi,ringraziando della segnalazione l'amico Natale Cuccurese del blog http://partitodelsud.blogspot.com/ .
Si tratta di un'intervista di Pino Aprile al coordinatore nazionale del Partito del Sud,Antonio Ciano. I contenuti dell'intervista,sicuramente,faranno discutere "l'area". Io stesso mi propongo un intervento mirato. Ma,posso già dire,a"sangue caldo", che NON CONDIVIDO assolutamente questa voglia affannosa dell'amico Ciano di dichiararsi "unitarista".
Qual'è il "PAESE" dell'amico Ciano?
Il mio Paese è questa Terra di Sicilia,Nazione occupata e cancellata....
Orazio Vasta
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Pagate Savoia!
Gaeta lancia il controassedio
La città pretende 500 milioni di risarcimento per i bombardamenti «piemontesi»del 1861
PINO APRILE GAETA (LATINA)
Per i 150 anni dell'Unità d'Italia, la città di Gaeta chiederà ai Savoia il risarcimento dei danni dell’assedio del 1861: 500 milioni di euro, pari a 2 milioni di lire dell'epoca. Vittorio Emanuele ed Emanuele Filiberto volevano 260 milioni per i 54 anni di esilio subìto. Noi, per migliaia di morti e la città distrutta ci teniamo bassi. Gaeta non aderì mai al Regno d'Italia; potrebbe pretendere l'autonomia, non applicare le leggi varate durante il regno dei Savoia; riprendersi i beni demaniali incorporati da questo Stato. Divideremo il risarcimento con le altre città "eccidiate" dai Savoia: decine».Antonio Ciano, 61 anni, assessore al demanio a Gaeta, autore di «I Savoia e il massacro del Sud» e «Le stragi e gli eccidi dei Savoia», ex comunista, fondatore del Partito del Sud, sostiene l'iniziativa, confortato da legali e giuristi...
*Per leggere tutto,clicca il link:http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/cronache/200811articoli/37953girata.asp Pubblicato da Orazio Vasta a giovedì, novembre 06, 2008
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I COMMENTI PRIMA CHE ARIVASSE IL VIRUS:
Anonimo ha detto...
Non si dovrebbe chiedere risarcimento solo ai Savoia ma anche allo stato italiano che non e` altro che la continuazione della colonizzazione italica delle Due Sicilie!
Non si dovrebbe chiedere risarcimento solo ai Savoia ma anche allo stato italiano che non e` altro che la continuazione della colonizzazione italica delle Due Sicilie!
Dov'e` l'oro della Banca di Napoli?
Dov'e` l'oro della Banca di Sicilia?
Noi lo vogliamo indietro insieme con il risarcimente per l'invasione italica del sud e della guerra civile dove furono assassinati milioni di Duosiciliani.
16:03
16:03
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Antonio Iannaccone ha detto...
"Siamo repubblicani e unitaristi...", dette così hanno fatto una certa impressione pure a me, ma ragionandoci sopra e calcolando l'importanza della denuncia fatta da Ciano su un giornale autorevole come la Stampa, non credo che rispecchi il pensiero di chi le ha dette, ma come un cavallo di Troia è voluto entrare per rendere pubblica una questione che riguarda non solo Gaeta, ma tutto il SUD.
Non credo che altrimenti lo avrebbero lasciato dichiarare quel po po di roba.la stampa di regime non digerisce gli indipendentisti o autonomisti o nazionalisti
18:16
"Siamo repubblicani e unitaristi...", dette così hanno fatto una certa impressione pure a me, ma ragionandoci sopra e calcolando l'importanza della denuncia fatta da Ciano su un giornale autorevole come la Stampa, non credo che rispecchi il pensiero di chi le ha dette, ma come un cavallo di Troia è voluto entrare per rendere pubblica una questione che riguarda non solo Gaeta, ma tutto il SUD.
Non credo che altrimenti lo avrebbero lasciato dichiarare quel po po di roba.la stampa di regime non digerisce gli indipendentisti o autonomisti o nazionalisti
18:16
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Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ha detto...
Se la "chiave" machiavellica per finire sui giornali italiani è mentire sulla propria fede (ma non credo che Ciano abbia mentito, anzi), allora tanto vale starcene tutti a casa. In epoca di nuovi media, negare il proprio sentimento di appartenenza ad una nazione repressa e di adesione alla lotta per liberarla pur di finire sul fogliazzo agnelliano è una abiura inaccettabile.Simili circonlocuzioni e piccoli espedienti sono stati usati invano per decenni: ma se fino al 2006 c'era il rischio teorico del codice penale, oggi non parlare chiaro è sintomatico di una incapacità o di malafede. Per fare parlare dell'indipendentismo, si deve parlare chiaro e diventare tanti, così tanti da non poter negare il fenomeno.
Se la "chiave" machiavellica per finire sui giornali italiani è mentire sulla propria fede (ma non credo che Ciano abbia mentito, anzi), allora tanto vale starcene tutti a casa. In epoca di nuovi media, negare il proprio sentimento di appartenenza ad una nazione repressa e di adesione alla lotta per liberarla pur di finire sul fogliazzo agnelliano è una abiura inaccettabile.Simili circonlocuzioni e piccoli espedienti sono stati usati invano per decenni: ma se fino al 2006 c'era il rischio teorico del codice penale, oggi non parlare chiaro è sintomatico di una incapacità o di malafede. Per fare parlare dell'indipendentismo, si deve parlare chiaro e diventare tanti, così tanti da non poter negare il fenomeno.
Non confondere gli interlocutori, i lettori e perderci la faccia...e i consensi.
Roman Henry Clarke
Vice Segretario del Movimento per l'Indipendenza della Sicilia
18:52
18:52
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Caro Orazio,leggendo sul tuo blog il contenuto delle dichiarazioni di Ciano rilasciate nell'intervista a "La stampa" ho riflettuto che Ciano si è sempre dichiarato "italiano",anzi ha sempre vantato al Regno borbonico di aver fatto l'Italia prima dei savoia.
Certo,leggere poi le affermazione di stamattina...fa impressione!Concordo con il tuo pensiero,caro Orazio,e attendo di leggerti sull'argomento...a "sangue freddo".
LA SICILIA AI SICILIANI!
Marinella Pennisi (Siracusa)
19:06
19:06
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Contatti con la Lega di Bossi? «Un deputato leghista - dice Ciano - Giacomo Chiappori vorrebbe un'alleanza. C'è stato un incontro ad Agnano. Penso mirino a una mossa strategica coi partiti meridionali. Forse non si fidano del Movimento Autonomista di Lombardo, l'alleato del centrodestra presidente della Sicilia»...Questa è una delle risposte date da Antonio Ciano al giornalista....
Poi c'è questa perla di Antonio Iannaccone per richiamare all'ordine Orazio Vasta e il suo blog:"...dette così hanno fatto una certa impressione pure a me, ma ragionandoci sopra e calcolando l'importanza della denuncia fatta da Ciano su un giornale autorevole come la Stampa, non credo che rispecchi il pensiero di chi le ha dette, ma come un cavallo di Troia è voluto entrare per rendere pubblica una questione che riguarda non solo Gaeta, ma tutto il SUD".Manca all'appello Erasmo Vecchio!Perdere la faccia? No,Roman,lor signori non si preoccupano affatto di ciò.L'hanno già persa TOTALMENTE andando a nozze con la LEGA NORD!!!
E a te,Orazio, i complimenti di un vecchio separatista siciliano prossimo alla morte.
Continua così,tu hai capito che la Sicilia non è un partito,è una nazione.
Dott.Francesco Marletta,iscritto,nel 1944,alla Lega giovanile separatista.Ho assistito alle lezioni del professore Antonio Canepa,senza sapere che era il capo dell'EVIS.
*In separata e-mail i miei recapiti,sarebbe un onore poterla incontrare
19:27
19:27
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Il commento del VIRUS iniziava così:
Anonimo ha detto...
COME NEOBORBONICO ti dico che saresti da fucilare,tu e tutto il tuo blog massone e....
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ADESSO E' POSSIBILE COMMENTARE IL POST...
2 commenti:
Con tutto il rispetto per i siciliani che reputo un popolo che sia ormai all'altezza di una propria indipendenza, per la quale si battono e li ammiro per questo, anche se fino ad ora non sono riusciti ad ottenere altro che un gran bel statuto più che autonomo che fino ad ora non viene applicato, vorrei rispondere a chi mi tirava in ballo, che io non sono all'altezza di riprendere o tanto meno portare all'ordine Orazio, ne il suo meraviglioso blog, ma mi sono permesso di dare il mio pensiero in piena libertà come fate in tanti e ora aggiungo che tutto sommato le parole espresse da Ciano non si scostano da quello che è il programma del Partito del Sud che punta all'obbiettivo di una macroregione meridionale federale al resto d'Italia ed anche se io, come qualcun altro, sono più per una spinta indipendentista, mi accorgo anche che un'autonomia è pur sempre un passo avanti, anziche fare il passo più lungo della gamba o addirittura saltare in lungo con il rischio di rompersi qualche osso.
Come sempre si cerca di estrapolare qualche parolina dal contesto per avere qualcosa da dire.
Partito del Sud
Ogg: comunicato
In una conferenza tenutasi nei giorni scorsi a
Letojanni, il coordinatore regionale della Sicilia del Partito del Sud,
Erasmo Vecchio, ha espresso le proprie perplessità sul disegno di legge
Calderoli relativo al federalismo fiscale auspicando che l'ARS diventi
sede di dibattitoe confronto di un tema che riguarda la comunità
siciliana e l'autonomia speciale della Regione. Erasmo Vecchio ha
aggiunto, inoltre, che oggi più che mai serve un soggetto politico dei
meridionali, in una fase storica in cui l'emarginazione del Sud e
l'impoverimento della sua popolazione ha raggiunto livelli allarmanti.
Per Erasmo Vecchio servono terapie d'urto e non pannicelli caldi. Una
moratoria sui pagamenti delle cartelle esattoriali e sui pignoramenti
indiscriminati per le Regioni del Sud. Un bonus fiscaledi 10.000 euro
per ogni nuovo assunto a tempo indeterminato al Sud. Una riduzione
dell'Iva, per un periodo quinquennale, per le imprese che investono al
Sud. La riduzione dei costi della politica riducendo drasticamente i
consulenti che occupano tali ruoli solo perchè aderenti questo o quel
partito. Riduzione del 30% dei lauti corrispettivi degli assessori
regionali e riduzione del numero degli assessorati regionali attraverso
accorpamenti di funzioni. Erasmo Vecchio ha espresso la sua
contrarietà alla costituzione di altri 4 assessorati regionali in
Sicilia voluta dal Presidente Lombardo mentre ha espresso favore
all'abolizione delle Province regionali siciliane ed alla riduzione
delle circoscrizioni di quartiere nel comuni siciliani attraverso
accorpamenti sulla base di logiche funzionali.
Erasmo Vecchio ha
confermato il comune percorso intrapreso dal PdSUD con Alleanza
Federalista dell'On. Giacomo Chiappori. All'incontro hanno partecipato
associazioni locali, giovani ed operatori economici.
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