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Carissimo amico ORAZIO. E' con piacere e tanta stima che ti allego il mio ultimo lavoro di ricerca, documentato da bibliografia internazionale!
Un caloroso abbraccio.
Francesco
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CIBI ACIDI , OSTEOPOROSI e PREVENZIONE
Studi recenti e ricerche, condotte da ricercatori e dal Colgan Institute reosurce for human health& performance, hanno sollevato il problema di come le diete moderne le cosiddette " Diete Acide"causano notevoli disagi e malesseri alla salute.
Tutto il problema risiede fondamentalmente nel pH e cioe’ acronimo che sta ad indicare "the power of hydrogen ".
Il pH di fatto e’ la misura della concentrazione degli Ioni di idrogeno in una soluzione. In chimica un acido e’ una sostanza che rilascia ioni di idrogeno in una soluzione,mentre un alcali e’ una sostanza che rimuove,mediante specifiche reazioni,gli ioni di idrogeno da una soluzione.
Qualcosa del genere avviene all’interno del nostro organismo mediante l’introduzione di cibi che possono essere,in base alla loro natura e provenienza, piu’ o meno acidi o alcalini. Un alimento(o una soluzione) che rilascia idrogeno all’interno del nostro organismo si dice che e’ prevalentemente acido,viceversa un alimento che rimuove i residui di idrogeno dal nostro organismo si dice che e’ alcalino. Per es, un cibo avente un pH pari a 7.0 si dice che e’ neutro e di conseguenza non e’ ne acido e ne alcalino.Un cibo con un pH con valori al di sotto di 7.0 inizia d essere tendenzialmente acido, mentre un pH con valori superiori a 7.0 e’ alcalino.
Cibi eccessivamente acidi e’ stato visto che influiscono negativamente sulla salute sotto vari aspetti provocando non solo infiammazioni e problemi gastro-intestinali ma anche riduzione e perdita di massa ossea.
Proprio perche’ l’alimentazione umana,migliaia di anni fa’, fu’ prevalentemente alcalina, ,oggi il nostro organismo e il sangue lavorano meglio in un ambiente leggermente alcalino e cioe’, ad un Ph compreso tra 7,35 – 7,45.
Anche organi vitali come il fegato, cuore, e cervello,il cui pH varia tra 7.0 – 7.2, si sono adattati, nel corso dei secoli e dell’evoluzione , a lavorare meglio in un ambiente piu’ che altro alcalino .
E’ anche vero che sangue,muscoli e gli organi appena citati, lavorano a pH differenti,ma questo dipende soprattutto da cio’ che mangiamo, dall’attivita’ fisica praticata e da quello che facciamo durante il giorno!
I muscoli scheletrici per es. hanno un pH che varia tra 6.0 – 7,2 e questo valore dipende piu’ che altro dall’intensita’ e dal tipo di allenamento svolto, infatti si e’ visto che gli esercizi fisici rendono comunque i muscoli piu’ acidi rispetto al sangue, alla saliva e agli organi.
Il pH della saliva invece varia tra 6.5 – 7.5, ma questo valore generalmente dipende dal livello di acidita’ dell’intero organismo o da cio’ che mangiamo.Si e’ visto anche che la saliva eccessivamente acida puo’ rovinare e sotrarre lo smalto ai denti.
L’urina invece assume valori di pH tra 6,2 – 7.0
La maggior parte delle popolazione appartenenti a paesi ricchi e industrializzati, a causa delle cattive abitudini alimentari e dei cibi moderni, hanno un pH acido, e l’organismo si mantiene costantemente ad un pH di circa 6,5, mentre il pH ematico varia tra 6,5 – 6,8. Gli studi hanno anche evidenziato il fatto che le diete troppo ricche di cibi acidi comportano il rilascio nell’organismo di circa 50mE di acido al giorno, e dimostrano che , nel momento in cui il pH assume valori inferiori a 7.0 ,l’organismo, mediante dei processi di omeostasi e precisi controlli di feed-back,
tende automaticamente a riportare il tutto in condizioni normali, ma questo lo fa’ prelevando calcio dalle ossa proprio perche’ non riesce ad attingersi e ad avere sufficiente biodisponibilita’ di carbonati che sono presenti in buone quantita’ nella frutta e nelle verdure, che tra l’altro sono gia’ povere di queste sostanze indispensabili per tamponare l’ acidita’ dell’organismo.
Per neutralizzare l’acidita’ apportata da determinati cibi quali per es. carne, pesce,zucchero, coca cola,formaggi, pizza, olii, marmellate, latte, gelato,mais, e le fritture,l’organismo non fa’ altro che prelevare circa 5000 mg di calcio dallo scheletro causando la inevitabile riduzione della densita’ ossea, e aumentando, non solo l’escrezione urinaria di questo prezioso minerale, ma anche l’esposizione a fratture e a malattie come l’osteoporosi.
E’ importante ricordare che tutta la frutta e le verdure sono cibi prevalentemente alcalini. Un sistema abbastanza efficace e sicuro per monitorare i livelli di acidita’ dell’organismo e’ senz’altro quello di verificare al mattino, subito dopo il risveglio per almeno una settimana,il pH nelle urine e nella saliva mediante l’utilizzo di una specifica cartina a striscie(Phydrion strips) reperibile anche in farmacia.
Gli studi hanno evidenziato l’importanza di consumare sufficienti quantita’ di frutta e verdure per contrastare l’aumentare dell ‘acidita’ all’interno dell’organismo.
E’ stato visto che il bicarbonato di potassio, che diluito in una soluzione diventa idrossido di potassio,e’ un ottimo tampone delle soluzioni acide.
Inoltre l’idrossido di potassio e’ una delle sostanze piu’ alcalinizzanti in assoluto, ed ha un pH pari a 13.
Non bisogna dimenticare che i nostri antenati si alimentavano con cibi prevalentemente alcalini e cio’ comportava un input organico di bicarbonati pari a circa 85mE al giorno. I ricercatori suppongono che una dieta ideale e ben bilanciata dovrebbe essere composta per circa il 75 % da cibi che apportano bicarbonati , e per il rimanente 25 % da cibi acidi.
L’utilizzo giornaliero di buone quantita’ di K ( potassio), contenuto soprattutto nella frutta, possono aiutare a ripristinare la concentrazione del pH sia a livello delle urine e sia a livello del sangue. E’ altresi’ indispensabile ridurre contemporaneamente i livelli di sodio contenuto nei cibi.
Tra i cibi piu’ ricchi di potassio abbiamo soprattutto l’avocado, le mandorle,i datteri, i fichi, il melone, le castagne,la farina e fiocchi d’avena e naturalmente la banana. Questi alimenti sono a basso tenore di sodio, che e’ di per se’ acidificante, e sono altamente alcalini e adatti a ripristinare il pH del sangue e delle urine.
Altri studi hanno dimostrato come alcalinizzando i livelli ematici e le urine, mediante l’assunzione di cibi ad alto contenuto di potassio ( k + ), sia possibile aumentare la densita’ ossea. Una ricerca condotta dal dottor Anthony Sebastian dell’universita’ della California( S. Francisco )ha evidenziato come l’assunzione di una dieta ricca di
frutta e verdure , e la supplementazione di potassio bicarbonato(60-120mmol), ha aumentato i livelli di potassio totale da 4,5 gr a 9 gr al giorno in un gruppo di donne in post-menopausa che sino ad allora si erano alimentate con cibi che aumentavano l’acidita’ dell’organismo. I ricercatori infatti notarono che, dopo solo 2 settimane dall’inizio dell’assunzione di cibi alcalinici e dall’assunzione di integratori di potassio carbonato,l’ acidita’ nelle urine si era abbassata di circa l’80 % mentre si era bloccata la perdita di densita’ ossea!
Francesco Caltabiano
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Bibliografia:
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PER CONTATTARE IL MAESTRO FRANCESCO CALTABIANO (nella foto): frankcltb@yahoo.com
sabato 20 dicembre 2008
"Le diete moderne le cosiddette “ Diete Acide”causano notevoli disagi e malesseri alla salute" (di Francesco Caltabiano)
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