lunedì 12 gennaio 2009

ASCOLTA ISRAELE! (di Stefano Nahmad)

10 gennaio.
Ascolta, Israele!
Stefano Nahmad, della Rete degli ebrei contro l’occupazione:
«Hai fatto una strage di bambini e hai dato la colpa ai loro genitori dicendo che li hanno usati come scudi.
Non so pensare a nulla di più infame (…) li hai chiusi ermeticamente in un territorio, e hai iniziato ad ammazzarli con le armi più sofisticate, carri armati indistruttibili, elicotteri avveniristici, rischiarando di notte il cielo come se fosse giorno, per colpirli meglio.
Ma 688 morti palestinesi e 4 israeliani non sono una vittoria, sono una sconfitta per te e per l'umanità intera(...)
Io oggi sono palestinese.
Io sto dalla parte del popolo palestinese e della sua eroica resistenza.
Io sto con l'eroica resistenza delle donne palestinesi che hanno continuato a fare bambine e bambini palestinesi nei campi profughi, nei villaggi tagliati a metà dai muri che tu hai costruito, nei villaggi a cui hai sradicato gli ulivi, rubato la terra.
Sto con le migliaia di palestinesi chiusi nelle tue prigioni per aver fatto resistenza al tuo piano di annessione (…)
Ascolta Israele, ascolta questi nomi: Deir Yassin, Tel al-Zaatar, Sabra e Chatila, Gaza.
Sono alcuni nomi, iscritti nella Storia, che verranno fuori ogni qualvolta si vedrà alla voce: Israele".

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Nota sulle foto di questo post inserite dal blog : dal 16 al 18 settembre del 1982, circa tremila abitanti palestinesi e libanesi dei campi di Sabra e Chatila, alla periferia di Beirut, donne, vecchi e bambini, venivano massacrati dai miliziani delle forze filo-israeliane, sotto la supervisione e con il sostegno logistico dell’esercito di Tel Aviv ,che aveva occupato da poche ore Beirut ovest. Pochi giorni prima le forze multinazionali ,che avrebbero dovuto difendere i campi profughi dopo la partenza da Beirut dei fedayin palestinesi e far rispettare l’impegno israeliano a non entrare nella parte occidentale della città assediata dal giugno precedente, si erano prematuramente ritirate...E,se questa non è PULIZIA ETNICA,come la vogliamo chiamare?

Orazio Vasta

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