domenica 28 settembre 2008

O Scià, Maraventano, Baglioni e dintorni…

Angela Maraventano: “Pasionaria” o first lady?
Viene definita per antonomasia “La Pasionaria” per le sue memorabili battaglie del passato. Adesso che è “costretta” ad indossare il “tailleur” le sue vigorose proteste sembrano essere un lontano ricordo. Non sembra nemmeno protestare per la più importante manifestazione di tutta la provincia e sicuramente tra le prime in Sicilia, a rischio dopo molti anni di straordinario successo. O Scià.
De Rubeis, sindaco di Lampedusa, non ha fatto in tempo a far quadrare i conti, tra richieste governative e contributi vari e adesso la manifestazione rischia davvero di saltare. Si parla addirittura di una sola serata (nelle precedenti edizioni sono state sempre tre) con il solo Claudio Baglioni a fare da protagonista, mentre tutti gli altri cantautori dovrebbero inviare soltanto un video messaggio.
Brutta questa storia.
Brutta perchè ormai O Scià è (o è stato) un punto di riferimento per migliaia e migliaia di giovani provenienti da tutta la provincia agrigentina e da ogni parte della Sicilia.
Sulla delicata e traballante vicenda è intervenuta la senatrice leghista Angela Maraventano e, francamente, il suo intervento ci è parso tipico di chi ormai “ha messo le ali” per dirigersi verso altri lidi.

Ha detto: “Se i soldi per O Scià sono pochi è meglio investirli per le scuole, porto e strutture mediche…”
Ecco l’inghippo, senatrice Maraventano.

Non è così che ci si batte per un’Isola che ormai vive anche di gloria (e non solo) grazie ad una manifestazione di carattere nazionale; i problemi, quando esistono, si risolvono; non si accantonano e si passa avanti. Giustissimo l’intervento suo su scuole porti e strutture mediche, ma è altrettanto giusto che O Scià abbia tutto il sacrosanto diritto di continuare con tutti i crismi che l’hanno caratterizzata nelle passate edizioni.
Semmai ci chiediamo perchè lei, senatrice Maraventano, adesso che occupa i posti di potere, non si sia battuta per far si che la manifestazione O Scià avesse il suo normale svolgimento dei tre giorni e nello stesso tempo non ha continuato ad incatenarsi come faceva prima (quando non portava il tailleur) per ricevere attenzioni e far sentire la propria voce sui problemi dell’Isola.
Perchè penalizzare O Scià?

Non sarebbe anche la sua sconfitta, senatrice Maraventano, in quanto lei, fino a prova contraria, è la vicesindaca di Lampedusa?
Oppure ha forse dimenticato che movimento turistico-economico si muove nel corso della manifestazione?

Ha anche dimenticato forse quante persone sbarcano nell’Isola (non clandestine) per vedere Baglioni e company?
Perchè penalizzare un indotto economico non indifferente a cominciare, visto che lei ne sa qualcosa, dalla ristorazione; non era contenta quando per tre giorni, a pranzo e a cena, nel ristorante che gestisce lei, si presentavano flotte di turisti per gustare le sue prelibate pietanze?
E poi, le sue battaglie per il triste fenomeno dei clandestini?
Forse O Scià non è nato proprio per questo motivo?
Suvvia senatrice, guardi un attimino indietro per favore, tolga il tailleur e rimetta canotta e bermuda; faccia mente locale sulle sue apprezzabilissime battaglie che ha condotto per Lampedusa senza, però, cercare di tagliare di qua per mettere di là, come vorrebbe fare in questa caso. Si attivi per ottenere questo e quello.

Visto che ormai a Palazzo Madama è di casa mostri le sue perplessità relative alla poca attenzione che il Governo centrale rivolge alle Pelagie e faccia sentire la sua voce.
E dato che si trova li, faccia sentire anche la sua voce in merito alla manifestazione O Scià affinchè questa sia immune da modifiche che sanno tanto da campanellino di allarme di una prossima sparizione.
Non guasterebbe, infine, una tiratina di orecchie al suo sindaco, visto che lei, oltre ad avere oggi la voce grossa, è il suo vice; chieda perchè lui non è riuscito in tempo ad attivarsi come ha fatto il suo predecessore Siragusa nelle cinque edizioni che, comunque, tra mille problemi, riusciva sempre a portare a compimento una delle manifestazioni più belle della Sicilia.
Così facendo si scrolla inesorabilmente quella etichetta che con tanta fatica ha conquistato di “Pasionaria” per indossare i panni di una first lady che sa tanto di anglosassone e che nulla ha a che vedere con i presupposti selvaggi che presenta l’Isola di Lampedusa.
Fonte:
AgrigentoWeb

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