Abu Mazen a Ramallah, «il giorno del ritorno è più vicino di quanto sembra».
Alla vigilia della celebrazione del 4° anno della scomparsa di Arafat, l’ex ambasciatore palestinese all’Onu, Nasser Qidwa, dichiara «presto sapremo come è morto Arafat
e quale tipo di veleno ha causato la sua morte».
I giornali palestinesi ed arabi accolgono questa dichiarazione dandogli grande evidenza.
Nasser Qidwa è il presidente della fondazione Arafat, oltre ad essere il nipote del leader, e per tanto tempo ha mantenuto il silenzio su tutta la vicenda. È stato uno dei pochi, insieme alla moglie dello scomparso, a parlargli prima della morte; ma di questo non si lascia sfuggire nulla, perché riguarda la sfera strettamente personale.
Ci tiene, però, a fare alcune precisazioni e non manca di accusare i servizi israeliani, che non potranno mantenere questo segreto per tanto tempo.
A Ramallah,nella Moqta, il quartiere generale che fu di Arafat, si è celebrato il 4° anniversario della sua scomparsa con un discorso di Abu Mazen, presidente dell’Anp, davanti a decina di migliaia di palestinesi, giunti da ogni parte della Cisgiordania per ricordare il padre della patria.
Abu Mazen ha giurato davanti alla folla di seguire la strada di Arafat, di non cedere alle pressioni e continuare sul cammino da lui tracciato fino alla creazione dello Stato palestinese indipendente sui Territori occupati nel 1967, con Gerusalemme capitale eterna.
Il presidente palestinese ha ricordato anche la questione del diritto al ritorno dei profughi palestinesi, secondo la risoluzione 194 dell’Onu, e si è rivolto ai palestinesi nella striscia di Gaza, dicendogli che «si avvicina il giorno tanto atteso, è più vicino di quanto sembra».
E ha attaccato Hamas per il fallimento della mediazione egiziana per il dialogo fra le fazioni, che era prevista domenica scorsa.
A Gaza, Hamas ha vietato ogni forma di celebrazione del simbolo della Palestina e dei palestinesi.
Arafat che ha dominato per quarant’anni la scena politica internazionale, portando con la sua kefia la causa palestinese ovunque oggi è bandito dall’oscurantismo e dal fanatismo di Hamas, che nega ai suoi fedeli di ricordalo nelle preghiere.
Come è bandita la bandiera palestinese simbolo del laicismo, caratteristica fondamentale di questo popolo.
Bassam Saleh(13.11.08)
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Fonte: LA RINASCITA QUOTIDIANO ONLINE
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