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sabato 1 novembre 2008

STASERA,su RaiTre:VIAGGIO NEL REGNO DELLE DUE SICILIE...

Viaggio nel Regno delle Due Sicilie: alla scoperta di splendori e segreti
In onda sabato 1 novembre 2008 alle 21.30
“Ulisse, il piacere della scoperta”, il programma di Piero e Alberto Angela, per la regia di Michelangelo Pepe, dedica una puntata al Regno delle Due Sicilie, un capitolo di storia dell’Italia pre-unitaria per molti versi sorprendente e poco conosciuto. Tra tutti i Regni italiani, infatti, quello delle Due Sicilie era di gran lunga il più esteso, il più ricco e il più popolato. Quasi 10 milioni di persone, vale a dire un abitante su tre della nostra penisola, viveva sotto l’egida della casata dei Borbone.

E Napoli era il cuore di questo regno: era una delle città più grandi d’Europa, seconda solo a Parigi, la quinta nel mondo, meta di studiosi e viaggiatori del tempo. In questa puntata scopriamo perché i re Borbone, da sovrani amati e rispettati, furono poi ferocemente combattuti dal loro popolo e perché il loro regno, ricco di primati economici, conquiste tecnologiche e tesori culturali, è passato alla storia come un mondo chiuso e retrogrado, responsabile dei mali che ancora affliggono il nostro meridione.Lo scopriamo insieme in un viaggio appassionante, ricco di luci e ombre.
Un viaggio nel Regno delle Due Sicilie.
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venerdì 4 aprile 2008

UNA VITTORIA DEL SUD CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL'ACQUA!

"Questa mattina i funzionari della GORI sono stati "cacciati" dalla casa comunale di Roccapiemonte dalla gente della città mentre tentavano di porre in essere i passaggi burocratici per la privatizzazione dell'acqua. Questa mattina a Roccapiemonte (SA) era stata indetta una giornata di mobilitazione cittadina per sensibilizzare la popolazione sulla problematica dei rischi dovuti alla privatizzazione dell'acqua. Da anni in città lavora il comitato civico contro la privatizzazione dell'acqua, in sinergia con gli altri comitati e reti del comprensorio. Questo lavoro ha permesso di far uscire il tema dell'acqua dai meandri delle stanza chiuse del potere, facendolo diventare di dominio pubblico. Questa azione dal basso ha fatto si che il comune di Roccapiemonte prendesse una posizione ferma e decisa contro la privatizzazione dell'acqua, prima con una delibera del consiglio comunale e poi con un ricorso al TAR notificato alle controparti proprio nelle ultime settimane. La GORI (la società mista in quota ACEA che gestisce l'acqua in tutto il comprensorio dell'ato3 - 1500000 abitanti) non curante del dissenzo diffuso in tutta nella cittadina, pur a conoscenza delle iniziativa che erano in corso, ha deciso un'azione di "forza" proprio questa mattina per accaparrarsi la gestione dell'acqua della città di Roccapiemonte.
Con un tam tam centinaia di persone sono corse verso la casa comunale e hanno trovato i funzionari della GORI che tentavano di "estorcere" ai dirigenti del comune (istruiti comunque a resistere) un verbale di passaggio delle consegne.
Al grido di "Via Via la GORI dai nostri territori", i solerti funzionari sono dovuti "scappare" scortati dai carabinieri mentre la persone accorse continuavano a protestare in modo non violento ma deciso e incisivo ".
(dal BLOG DI BEPPE GRILLO di oggi)

sabato 29 marzo 2008

ATTACCO ALL'ORO BIANCO DEL SUD!

Ricevo dall'amico Esposito questo pregevole intervento che pubblico...
Negare l'esistenza del problema diossina nelle mozzarelle di bufala sarebbe un ipocrisia da parte mia, ma prima di scrivere questo post, mi sono voluto documentare da varie fonti sulla reale situazione, ed da questo mio leggere ho potuto trarre le seguenti conclusioni:

1. La mozzarella di Bufala Campana, è tutelata dal Consorzio per laTutela della Mozzarella di Bufala Campana, che è l'unico organismoriconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali,per la tutela, vigilanza, valorizzazione e promozione delformaggio Mozzarella di Bufala Campana, Con regolamento CE n. 1107del 1996 è stata registrata a livello europeo la Denominazione diOrigine Protetta (DOP) Mozzarella di Bufala Campana, che segue atre anni di distanza quello della D.O.C. (D.P.C.M. del10/05/1993), inoltre con regolamento (CE) n° 510/2006, vengonofissate tutte le norme che vanno dall'alimentazione delle Bufale(...L'allevamento bufalino viene effettuato con il sistema brado esemibrado e nelle aziende d'avanguardia prevale la stabulazionesemilibera. Le bufale sono alimentate con foraggi che vengonoprodotti in un territorio il cui suolo è di natura alluvionale edè frammisto a detriti vulcanici...) alla pezzatura delle mozzarelle;

2. Sul mercato NON ESISTE NESSUN PRODOTTO E' TOTALMENTE PRIVO DIDIOSSINA;

3. Per accusare problemi provenienti dall'ingestione di una doseeccessiva di diossina, il Ministero della Salute ha specificatoche si dovrebbe mangiare per un mese ed ogni giorno, 1,5 Kg dimozzarella proveniente dai produttori risultati positivi ai limiticonsentiti per la presenza di diossina nel latte;

4. Il Consorzio non esporta mozzarelle in Corea (terra ricca d'Imitazioni)

5. Nessun produttore facente parte del consorzio, ha il latte chesupera i livelli massimi di diossina consentiti per legge; bensìil loro prodotto è stato sequestrato preventivamente per ulterioricontrolli (dovuti e richiesti dall'Unione Europea, alla luce dellerecenti analisi con esito positivo sul latte proveniente da altriproduttori extra consorzio), e comunque non immesso sul mercato;

6. Il prodotto Mozzarella di Bufala Campana del Consorzio, è sicuro egarantito;Pertanto l'attacco dei media, nazionali ed esteri, ad un altro prodotto del SUD, è ingiustificato, ma soprattutto mirato a distruggere una realtà produttiva che proviene dai territori delle Due Sicilie.

Infatti, premesso che come ho già precisato sono cosciente dell'esistenza del problema in Campania, mi chiedo come mai non è stato dato risalto all'esclusione di 5 produttori di latte dal consorzio Centrale del Latte di Brescia (notizia apparsa sul quotidiano online ILBRESCIA), per il superamento dei limiti massimi di diossina presenti nel loro prodotto?Precisiamo che la diossina, è un composto prodotto quando un materiale organico è bruciato in presenza di cloro, sia esso cloruro inorganico, come il comune sale da cucina, sia presente in composti organici clorurati (ad esempio, il PVC).Per quanto riguarda i processi di combustione, possiamo ritrovarle in: industrie chimiche, siderurgiche, metallurgiche, industrie del vetro e della ceramica, nelle combustioni di legno e carbone, nella combustione di rifiuti solidi urbani avviati in discarica o domestici, nella combustione di rifiuti speciali obbligatoriamente inceneribili in ambienti inadatti, nei fiumi delle cremazioni, dalle centrali termoelettriche e dagli inceneritori.
Alla luce di quanto sopra, come è possibile che in un territorio povero di industrie, dove la sola colpa della popolazione è quella di sottomettersi alla volontà della camorra che vuole bruciare la munnezza per creare l'emergenza, ci sia una maggiore presenza di prodotti alla diossina rispetto a quelli provenienti dalle terre toscopadane ricche di industrie ed inceneritori.Soprattutto, le domande nascono spontanee:
siamo sicuri che tutti i prodotti che i supermercati toscopadani commercializzano nelle Due Sicilie e che provengono delle aree industrializzate del Nord (frutta, verdura, latte, carne) sono sicuri?
Di chi è la colpa di questo procurato allarme?
Chi dovrà risarcire i produttori per questa flessione delle vendite del loro prodotto?
Comunque, non facciamoci influenzare dai media nazionali a matrice toscopadana,
CONTINUIAMO A COMPRARE SEMPRE E SOLO I PRODOTTI DEL SUD.
*Nello ESPOSITO
Nazione delle Due Sicilie