venerdì 19 settembre 2008

"FEDERALISMO AGRICOLO"...

Dal blog "VIGOPENSIERO"- http://corvigo.blogspot.com
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LATTE SICILIANO
"Dopo aver letto le notizia sul latte cinese, addizionato con colle ... ecco che torna in mente un pò a tutti di cominciare a consumare prodotti locali, come il latte.
Questa cisterna carica di latte, rientrava dal Ragusano; era diretta in uno stabilimento del Catanese.
E' vero il latte in questione costa di più, ma almeno sapete che è nostro, che i soldi spesi vengono ridistribuiti nella nostra regione.
Un federalismo agricolo ... utile a tutti i nostri agricoltori".

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Commenti(dal blog "Vigopensiero"):
linarena ha detto...
non mi fido del prodotto cinese e neanche di quello ragusano. Preferirei che fosse una multinazionale a certificare la bontà del latte venduto in scatola o nel recipiente di tetrapak.Credo che ormai il mercato artigianale non possa rassicurare alcuno sull'igienicità del prodotto e sul tipo di cultura praticato.Personalmente, dei piccoli non mi fido.Preferisco i grandi perchè il controllo è possibile ed è visibile.
18 settembre 2008 7.15
Anonimo ha detto...
Quindi preferisce la globalizzazione....con buona pace dei prodotti tipici (non meno contollati della multinazionali) e al diavolo il sapore e la solidarietà ai produttori isolani..Auguri per il suo fegato..sarà il primo a dover sopportare additivi, coloranti , aromatizzanti e grssi idrogenati. Componenti tipici dei prodotti delle grandi multinazionali.E i cosidetti "grandi" (dove vi sono grandi numeri in ballo e, quindi, facilità di corruzione)chi potrebbe controllarli in modo veramente obiettivo?Alcune settimane fa è stata data notizia della adulterazione di formaggi di marche famose (citate una sola volta e poi, chissà perchè, non se ne è sentito più parlare ) con la miscela con formaggi scaduti anche da 10 anni!Errare è umano...Fabrizio La Carrubba
18 settembre 2008 12.49
linarena ha detto...
errare è umano ma se erra la multinazionale il danno è enorme ed il controllo possibile. Se sbaglia il piccolo agricoltore non vedrò nulla e non sarò mai messa in condizione di verificare la causa del danno.
18 settembre 2008 13.00
Anonimo ha detto...
Il piccolo agricoltore, però, non erra - QUASI- mai per dolo o per speculazione.Ognuno è ovviamente libero di muoversi come crede e di dare esecutività alle proprie libere scelte; per non restare sul vago e per quanto mi riguarda, io acquisto solo dal furgoncino che mi vende in nero (ad esempio) della frutta buonissima, un pò cara ma che porta i segni inequivocabili della genuinità [pezzatura varia, colore non uniforme, qualche puntino nero gentile dono di un insetto (stanziale o di passaggio ... che importa) etc., etc.)]. Un saluto genuino

Brancolatore
18 settembre 2008 13.15

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Il blog A RARIKA invita a continuare il dibattito sull'argomento,intervenendo direttamente nel blog del mio carissimo amico Dott. Corrado Vigo,o lasciando un commento qui...

2 commenti:

duesicilie ha detto...

Già in passato ho avuto modo di parlare dei prodotti cinesi, ed ora voglio ribadire il concetto che in parte risponde al primo commento.
Le tante multinazionali produttrici alimentari, non hanno l'obbligo di indicare la provenienza dei semilavorati, aromi, ed ingredienti. Bisogna, per esempio considerare, che la coldiretti ha indicato come il 2007 come anno in cui è triplicato il quantitativo di pomodoro concentrato priveniente dalla cina, se si pensa che tale prodotto è LARGAMENTE usato come base per la realizzazioni di prodotti precotti, preconfezionati, (tipo 4saltinpadella) e che le nostre abitudini alimentari non ci classificano come consumatori diretti di concentrato di pomodoro, se ne deduce che le multinazionali alimentari ci vendono sotto il loro marchio un prodotto poco controllato proveniente dalla cina.
per ritornare invece al discorso del latte, giorni fa parlando con il mio amico catanese emigrato a milano Davide, lui mi diceva che sotto il suo condominio (in padania) c'è un distributore di latte alla spina, che eroga latte appena arrivato dalla vicina fattoria in appositi contenitori refrigerati.
io mi sono collegato con il sito che distribuisce questi tipi di erogatori, e dalla mappa dei distributori presenti sul territorio della penisola italica, si può notare come questo tipo di commercio è principalmente diffuso al nord.
quindi mentre noi dobbiamo dare ai nostri figli il latte francese in contenitori tossici (ricordate qualche anno fa lo scandalo nestlè) loro hanno la facoltà di riassaporare un gusto che a me viene negato da circa 30 anni.
Nello Esposito

L'Ingegnere Volante ha detto...

Non capire che il Sud e la Sicilia sono mercati di sfogo popolati da consumatori - specie di ominidi in cattività il cui unico scopo è consumare i prodotti del Nord - è una colpa gravissima.

Non capire poi che adesso l'intera Italia stia diventando colonia di altri paesi stranieri (casi eclatanti sono quelli della grande distribuzione francese sul nostro territorio) significa tenere gli occhi chiusi sulla realtà.

Invocare perfino l'intervento delle multinazionali, come se già non bastassero i danni che hanno provocato fino a ora, non saprei proprio come definirlo!

L'Olanda, il paese in cui vivo, ha una superficie di circa una volta mezza quella della Sicilia. Con 17.000.000 di abitanti, il suo territorio è quasi del tutto urbanizzato. Eppure nelle aree rimaste verdi si fa una produzione intensiva di tre o quattro tipi di ortaggi e frutta, esportati e venduti in tutto il mondo, perfino negli Emirati Arabi. La qualità di questi vegetali è pessima. Eppure l'Olanda è tra i primi quattro esportatori al mondo di prodotti agricoli!

La Sicilia, grazie al suo fertilissimo terreno, alle sue condizioni climatiche ideali e all'abnegazioni dei suoi "resistenti" coltivatori, ha un agricoltura la cui qualità è tra le più sopraffini al mondo. Eppure la stra-massonica Unione Europea non ci consente di vendere le nostre arance, anzi ci obbliga a mandarle al macero.

Quando ci decideremo ad uscire da questa Unione di banchieri-massoni-multinazionali che ci stanno rubando la felicità ogni giorno che passa? Quando ci decideremo ad uscire dall'Euro e dal signoraggio monetario della Banca Centrale Europea, roccaforte della mafia finanziaria, vera sanguisuga dei popoli?

Solo prodotti Siciliani voglio mangiare, i migliori del mondo! Solo i prodotti della mia terra voglio acquistare!

Abbasso la mafia politica di Roma! Abbasso la mafia finanziaria di Bruxelles! Viva la Sicilia libera di prosperare!